Il Rifugio degli Asinelli

Il Rifugio degli Asinelli, a Biella c’è chi pensa anche a loro

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Il Rifugio degli Asinelli, a Biella c’è chi pensa anche a loro ultima modifica: 2015-08-20T08:30:20+02:00 da Irene Messina
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Il Rifugio degli Asinelli a Biella, è un luogo dove asini, muli e bardotti trovano pace dopo un passato sfortunato grazie ai volontari.

All’affacciarsi dell’estate si comincia, sempre e purtroppo, a sentire e leggere di abbandono degli animali domestici. Vi abbiamo già parlato di campagne di sensibilizzazione e mostrato quali sono le specie che maggiormente subiscono questo vergognoso destino. Raramente però ci si sofferma su animali meno usuali e un po’ più “ingombranti” a cui spesso non è riservata miglior fortuna. Sto parlando di muli e asini che, come vuole la tradizione, vengono sfruttati per lavori di fatica e trattati col pugno di ferro, come dice il famoso detto: “Ad asino duro bastone duro”. Per non parlare degli esemplari abbandonati, non solo in estate, perché non più “efficienti”.

Mulo di Daniele Squaglia
disegno di Daniele Squaglia ( www.danielesquaglia.it)

Esiste però un paradiso per asini dove questi simpatici animali dalle lunghe orecchie vengono accuditi e curati. Niente più cinghie e bastoni dunque, ma solo relax, striglie e coccole. Si tratta del Rifugio degli Asinelli, a Sala Biellese, fondato nel 2006 e sede italiana dell’ente internazionale The Donkey Sanctuary (ente di beneficenza inglese fondato nel 1969 dalla dott.ssa Elisabeth Svendsen).

Il rifugio degli animali felici: perché la sofferenza può essere fermata

Il centro ospita nei verdi boschi della Serra, a cavallo tra il territorio di Biella e quello di Ivrea, circa 120 animali tra asini, muli e bardotti giunti da casi di maltrattamento e abbandono o donati da proprietari che non potevano più tenerli. I quadrupedi arrivano da vari paesi europei: Italia, Grecia, Francia, Romania, Svizzera e trovano al Rifugio cure, assistenza e protezione da parte dello staff altamente specializzato.

Il Rifugio degli Asinelli
foto del Rifugio degli Asinelli

Oltre che godersi finalmente la vita, gli asinelli diventano anche strumento di educazione e prevenzione per combattere il maltrattamento e l’abbandono. Il Rifugio infatti organizza percorsi didattici alla scoperta di questi dolci animali e si sta attivando per realizzare uno spazio dedicato alla terapia assistita per bambini diversamente abili. Le naturali caratteristiche degli asini, docilità, pazienza, andatura lenta e dimensioni ridotte,  li rendono particolarmente adatti per le attività di pet-terapy. Altro che ottusi e testardi, come li si dipinge nella cultura popolare! Gli operatori del rifugio stanno scegliendo e preparando gli “asini terapeutici” valutando alcuni fattori come la spiccata predisposizione al contatto umano, la giovane età e la buona salute.

La casa di Bruno, l’associazione che salva gli animali dalla crudeltà

Se avete a cuore gli asinelli e volete contribuire al loro benessere, potete anche adottarne uno a distanza o prenderlo in affidamento. Sul sito del Rifugio trovate l’elenco degli asini con tanto di foto, nome, personalità e storia vissuta.

E se non abitate troppo lontano o passate da Biella per una gita, il 23 Agosto, dalle 10 alle 18.30, ci sarà la Festa di Compleanno del Rifugio, con giochi, attività, musica, balli e grooming per tutti, armati di spazzole e coccole!

Il Rifugio degli Asinelli
foto del Rifugio degli Asinelli

Il Rifugio degli Asinelli, a Biella c’è chi pensa anche a loro ultima modifica: 2015-08-20T08:30:20+02:00 da Irene Messina
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Classe 1986, vive a Torino, metà Piemontese e metà Siciliana. Dopo un master sulla Comunicazione per la Sostenibilità Ambientale, si butta a capofitto in quelle che sono le sue passioni: ambiente, educazione e scrittura. Tutto comincia con la pubblicazione di un libro di favole a tema green che diffonde nelle scuole con uno spettacolo. Da lì, il passo è breve per diventare educatrice ambientale, in collaborazione con un’associazione che sviluppa percorsi di educazione alla sostenibilità e fattoria didattica. In costante ricerca di posti nuovi da scoprire, meglio se naturali e incontaminati, ha una vera ossessione per il viaggio che non le impedisce mai di trovare un momento per partire, zaino in spalla e taccuino in tasca.

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