È necessario portare i bambini a vedere il circo con gli animali? O i delfinari? L’esempio che diamo da adulti li renderà giovani consapevoli.
Siamo in vacanza, magari con tutta la famiglia. Abbiamo i bambini da intrattenere, alla ricerca sempre di nuovi stimoli, magari abbiamo ragazzi già in preadolescenza, che vorrebbero essere in qualunque posto tranne che con noi. Giriamo lo sguardo e vediamo che nella nostra località di villeggiatura è arrivato il circo con animali, o c’è un delfinario, o ci sarà una fiera cittadina con esposizione di animali esotici.
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Andare in uno di questi posti significa sostenerli, prima di tutto economicamente. Poi avvallare il fatto che esistano e che le condizioni in cui sono tenuti gli animali siano corretti per la nostra società.
Intendiamoci, in moltissimi di questi posti gli animali sono tenuti bene, hanno cibo e spazio. Ma non sono nel loro habitat naturale, sono stati abituati a fare esercizi per farci divertire (nel caso del circo e dei delfinari) o sono a climi per loro molto diversi rispetto a quelli di provenienza (animali esotici).
Senza arrivare ai casi limite degli zoo come quello di Surabaya, o al caso dei delfini tenuti in una vasca piccolissima in un resort turistico a Bali (a proposito qui c’è la petizione da firmare per chiedere aiuto per questi poveri animali) il messaggio che passiamo ai nostri bambini, portandoli a vedere spettacoli con animali è che sia corretto, giustificabile, toglierli dal loro mondo per fare divertire noi per poche ore.
L’esempio che noi diamo alle persone che stanno con noi, e ancora di più con i nostri bambini può cambiare il modo di rendere le loro visioni da adulti.

Noi da bambini ci siamo stati al circo, almeno una volta. Io ho smesso a cinque anni, dopo che mi sono alzata in piedi urlando –perché applaudite l’ammaestratore? E’ la foca da applaudire.- Ho deciso da sola di non metterci mai più piede.
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Se questa consapevolezza in alcuni individui può essere innata, in altri va condivisa e coltivata. Il rispetto per le altre forme viventi e per se stessi passa anche dal farsi qualche domanda a volte. Risparmiare il costoso prezzo del biglietto e usarlo per qualcos’altro, da fare insieme, da ridere, da mangiare, da bere, da leggere, con noi protagonisti.
