“[…] Io oggi canto in mezzo all’altra gente
perché ce credo o forse per decenza
ché partecipazione certo è libertà ma è pure resistenza
E non ho scudi per proteggermi né armi per difendermi
né caschi per nascondermi o santi a cui rivolgermi
ho solo questa lingua in bocca e forse un mezzo sogno in tasca
e molti, molti errori brutti, io però li pago tutti […] ”
Cantava “a bocca chiusa” Daniele Silvestri nel 2013. E oggi, 25 aprile e settantesimo anniversario della Liberazione, mi tornano in mente questi versi.

Forse perché sono la celebrazione della potente connessione che si viene a creare fra persone unite dagli stessi problemi, bisogni e ideali; forse perché, per quanto trasposte ai nostri giorni, contengono tutte le parole chiave lasciateci in eredità dal 25 aprile originario: partecipazione, libertà, resistenza. Fondamentali oggi come allora, in qualunque campo. Se ci pensiamo, non ci sarebbe speranza di un futuro alternativo e sostenibile, senza nuovi modelli fondati su condivisione e partecipazione; senza una resistenza di fondo ad adattarsi a sistemi collaudati, ma deleteri e fallimentari; senza la libertà di attestare con coerenza le proprie scelte quotidiane.
Tutto questo condito da una buona dose di coraggio, qualità che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha individuato come punto focale attorno a cui costruire un’intera campagna celebrativo-commemorativa dell’anniversario fondata su video e social network. Sdoganata una volta per tutte la commistione tra comunicazione istituzionale e nuovi media, l’hashtag ufficiale #ilcoraggiodi esorta tutti gli italiani frequentatori del cinguettante canale social a riflettere sulla propria concezione di Liberazione sulla base del valore dimostrato dai nostri nonni in quel lontano 1945.
E allora, con un occhio al passato e la mente al futuro, buon 25 aprile a tutti: con #ilcoraggiodi vivere anteponendo scelte etiche e consapevoli a interessi sterili e fini a se stessi, con i propri sogni in tasca e qualche errore lungo il cammino, ma con la convinzione di poter fare in qualche modo, insieme, la differenza.

[…] 25 aprile, festa della Liberazione Nazionale. Emblema della vittoria di un popolo che sconfigge l’oppressore dopo molto tempo. Questa data è dunque simbolo di libertà. In ogni dove si festeggia con grande gioia, anche in questo circo, dove però il privilegio della libertà è ancora tutto umano. Vi auguriamo uno splendido 25 aprile, con la speranza che i nostri amici animali possano presto (e ovunque) dire addio alla prigione circense che ancora li attanaglia e che possano godere anch’essi della loro personale Liberazione. […]