Italiano medio di Maccio Capatonda è un film che non sarà mai definito come un’ottima pellicola ma che sicuramente potrà far riflettere

Il fatto
Il protagonista di Italiano medio di Maccio Capatonda si chiama Giulio Verme ed è un ambientalista convinto e attivista, che sulla soglia dei 40 anni si ritrova in crisi depressiva a lavorare alla raccolta differenziata in un centro di smistamento rifiuti nella periferia di Milano. Fidanzato da tempo con Franca, vive la sua vita tra inutili lotte ambientaliste e assurde petizioni per salvaguardare specie rare di animali. Questo lo porta ad estraniarsi e ad essere in conflitto con tutti e tutto, persino con la sua compagna con cui da sempre incontra complicità, ora sembra anche lei stufa e logora da questo rapporto.
Adirato e umiliato di continuo incontra colui che gli permetterà di dare una svolta definitiva alla sua vita. E così, calpestando tutti i suoi vecchi valori, si libererà di tutti quegli orpelli culturali e si trasformerà nell’Italiano Medio. Alfonzo, l’autore di questo cambiamento, è un suo vecchio amico di scuola che durante un incontro fortuito gli propone un rimedio per tutti i suoi problemi: una pillola miracolosa che gli farà usare solo il 2% del proprio cervello anziché il 20%. Sì innescherà in questo modo una battaglia interiore nella quale si affronteranno il nuovo Giulio, uomo sprezzante del pericolo e della vita che pensa solo al calcio, al sesso e ai reality, al Giulio ancora avido di cultura e sensibile alle problematiche ambientali.

Il commento
Maccio Capatonda, alias Marcello Macchia, diventa così regista che tenta di imbastire un film tutto sommato sufficientemente godibile. Riprende il tutto con movimenti essenziali e didattici, ma compie un ottimo lavoro di montaggio e nel costruire la storia che infine non è priva di colpi di scena e la trama non si limita ad un’accozzaglia di singoli sketch tenuti insieme da colla scadente, ma ne scaturisce una storia lineare e ben scritta che rende il film gradevole e spassoso.
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La pellicola si arricchisce inoltre di moltissime citazioni di film, telefilm e di autocitazioni senza cadere però nell’autocelebrazione cosa di cui si temeva parecchio. Il cast di attori è pressoché lo stesso che già conoscono gli appassionati di Maccio e che sfoggia nel suo film come se fosse un circo di mostruosità e rarità allo stesso tempo.

Ed infine, ma non per importanza, interessanti gli spunti su cui gioca il regista criticando dall’inizio alla fine, con commedia e comicità i vizi degli italiani, le loro depravazioni e perversioni, nonché l’immoralità e la corruzione; le tematiche ambientali di cui nessuno parla e che in pochi si occupano. Diventando una di quelle comicità geniali che presentano più livelli di lettura a seconda dello spettatore. Possiamo infine confermare che alcune scene del film servivano a far ridere in sala soltanto le persone che inconsapevolmente si rivelavano come italiani medi. Un piccolo genio del male.
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Scheda film
DATA USCITA: 29 gennaio 2015
GENERE: Comico, Commedia
ANNO: 2015
REGIA: Maccio Capatonda
PAESE: Italia
DURATA: 90’
