C’era una volta il Mangiamondo, un ometto che, ingoiate tutte le risorse naturali dell’universo, se ne pente inesorabilmente. E c’era una giovane scrittrice torinese, da sempre appassionata di scrittura e attenta alle tematiche ambientali, che ne ha raccontato la storia all’interno di una raccolta di 30 favole a sfondo green: “Il Mangiamondo e altre ecofavole”.
Si chiama Irene Messina, e l’abbiamo incontrata per farle qualche domanda:
La favola, o meglio, l’ecofavola come ramo della letteratura ambientale: perché scegliere proprio questo genere e parlare specificatamente ai bambini?
La sostenibilità ambientale è entrata a far parte della nostra quotidianità ormai da alcuni anni. La troviamo nelle pubblicità, nei supermercati, nei telefilm, ma ancora troppo poco in letteratura. L’editoria a tema consiste per lo più in manualistica tecnica di non facile comprensione, oppure in saggistica piuttosto noiosa. Dato che scrivo favole e racconti per l’infanzia da sempre, ho voluto provare a raccontare la tematica ambientale ai bambini e alle famiglie in modo semplice e accattivante.
Molte fra le tue favole sono illustrate: come nasce la collaborazione con Emiliano Bruzzone, alias lo Scherzatore?
Con Emiliano è stata “collaborazione a prima vista”. Lui è illustratore e vignettista e un giorno, sfogliando i suoi lavori, ho trovato una vignetta sul riscaldamento globale che mi ha colpito. Rappresentava una scena che mi ero immaginata esattamente allo stesso modo per una mia ecofavola. Da lì è nata l’idea di illustrare metà dei racconti e di presentare all’editore un progetto completo, che potesse stimolare anche visivamente i bambini. Perché si sa, un libro illustrato è sempre più bello!
Ciascuno fra i protagonisti delle tue favole è l’emblema di una problematica ambientale. Per mantenere il tono infantile che tanto ci piace, facciamo un gioco: immagina che in una stanza si discuta, ad esempio, di inquinamento dei mari, rifiuti e decrescita felice. Quali fra i tuoi personaggi non potrebbero mancare?
Beh, se si parlasse di inquinamento dei mari, di certo non potrebbe mancare La Bottriglia, una nuova specie “animale” nata dall’unione di una triglia con una bottiglia. Gli abitanti del mare purtroppo non riescono a riconoscere sempre i rifiuti dal cibo, o addirittura dai loro simili. Per questo la povera triglia, innamoratasi di una bottiglia di plastica gettata in mare da un bambino maleducato, ha dato vita a una nuova specie, metà pesce e metà rifiuto, che a poco a poco invade il mare.
Se la discussione invece toccasse i rifiuti, si dovrebbe chiedere il parere di Oreste, il mendicante che, con i rifiuti di un intero paese un po’ sprecone, ha costruito un fantastico castello in cui vivere, pieno di oggetti preziosi. Lui di certo saprebbe spiegarci l’utilità di non sprecare e riciclare il più possibile.
Per finire, chi meglio di Pil e Fil potrebbero parlarci di decrescita felice? Questi due fratelli, uno ricchissimo, stressato, avido e solo, e l’altro un po’ più povero, ma felice, pieno di amici e di passioni. La loro storia insegna che basta fermarsi un momento a osservare, in mezzo alla velocità della vita quotidiana, per capire che forse stiamo dimenticando quali sono le cose realmente importanti.
“Il Mangiamondo e altre ecofavole” è anche uno spettacolo teatrale: vuoi raccontare ai nostri lettori questa esperienza?
Io ed Emiliano abbiamo pensato di uscire un po’ dagli schemi e portare il libro “fuori dal libro”. Non volevamo accontentarci delle solite presentazioni in cui, al massimo, si legge qualche pagina.
Ed ecco l’idea: coinvolgere i bambini sì con la lettura, ma anche con una cosa nuova, l’illustrazione delle favole in diretta. Abbiamo scelto 4-5 favole, che io leggo durante lo spettacolo mentre Emiliano, con l’uso della tavoletta grafica e del portatile collegato a un proiettore, illustra le scene più esilaranti, dando vita a una sorta di cartone animato che si compone sotto gli occhi degli spettatori. L’idea è di portare questo spettacolo anche nelle scuole, così da stimolare le maestre a trattare l’argomento ambiente anche durante le lezioni.
Ci hai incuriosito: dove possiamo trovare il tuo libro?
Il libro può essere acquistato sui principali siti di e-commerce come Amazon, Ibs, Libreria Universitaria oppure ordinato in una qualsiasi libreria.
“Il Mangiamondo e altre eco favole” ha anche una pagina Facebook dove io e l’illustratore inseriamo contenuti speciali, illustrazioni extra e qualche notizia in linea con gli argomenti trattati.
Prendiamo nota, grandi e piccini, è sempre meglio evitare comportamenti che mettano a rischio il nostro già precario equilibrio ambientale. Perché vi svelo un segreto: siamo tutti potenziali Mangiamondo!
