Traffic Droid, supereroe della bicicletta o nemico numero uno degli automobilisti?

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Traffic Droid, supereroe della bicicletta o nemico numero uno degli automobilisti? ultima modifica: 2014-09-22T08:00:19+02:00 da eleonora anello
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Traffic Droid lotta tutti i giorni per la sicurezza dei ciclisti sulle strade documentando le infrazioni compiute dagli automobilisti attraverso 7 telecamere

Londra. Lewis Dediare, alias Traffic Droid, lotta tutti i giorni per la sicurezza dei ciclisti sulle strade documentando le infrazioni compiute dagli automobilisti attraverso 7 telecamere, 5 delle quali poste sul suo casco e una montata sul palo che sporge dal manubrio della sua bicicletta.

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Oltre all’attrezzatura per registrare le scorrettezze attraverso immagini video, possiede anche un metro, per misurare la distanza tra lui e le auto e due cartellini, uno giallo e uno rosso per ammonire gli automobilisti che rendono la vita difficile a chi va in bici. Inutile dire che questa sua attività di paladino delle due ruote è cominciata dopo aver subito un incidente in bici.

A quale ciclista non capita di discutere con gli automobilisti? Quando mi succede, lo faccio con la massima calma. Il mio intento è pedagogico e cerco sempre di mettermi nei panni di chi non ha mai utilizzato una bicicletta e non può avere quindi idea di cosa significhi viaggiare sulle due ruote. E’ tutto diverso. Cambiano visuale, percezione e velocità.

Con amici e conoscenti, a chi mi chiede della bicicletta, cerco sempre di essere persuasoria. Credo che l’ostacolo maggiore di chi voglia avvicinarsi a una mobilità più sostenibile sia rappresentato dalla sicurezza. Riesco brillantemente a fornire una risposta ad ogni scusa accampata per fare a meno della bici, inciampo invece in tema di sicurezza. Mi rendo conto di non riuscire ad essere molto convincente perchè spesso le motivazioni avanzate sono inconfutabili. Come dare torto a un’amica o a un amico che lamenta la carenza di ciclabili o mi confessa la paura che sorge dalla constatazione della prepotenza delle automobili. Nulla da dire. In Italia manca la cultura della bicicletta. I cambiamenti sono in atto ma siamo lontani anni luce dalla civiltà del Nord Europa, per fare un esempio.

Traffic Droid

Nella vita da ciclista mi è capitato spesso in caso di necessità di non trovare la solidarietà di nessuno, neanche dei vigili che al contrario mi hanno rimproverata per poi consigliarmi di spostarmi a piedi o in auto. Per Traffic Droid non è così per fortuna. I suoi video vengono infatti utilizzati dalle forze dell’ordine per multare chi infrange il codice stradale.

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Lewis, il nostro supereroe, non è l’unico che combatte questa battaglia. Altri cittadini in tutto il mondo non si danno per vinti e i nuovi media agevolano le loro campagne di sensibilizzazione dal basso. Con la diffusione di internet e dei social media si sono moltiplicati i luoghi virtuali di denuncia in cui viene raccolto materiale fotografico ma anche i video di tutte le scorrettezze a cui il ciclista è costantemente sottoposto. L’importante è essere sempre coerenti, gentili e rispettosi per poter essere autorevoli, credibili e dare il buon esempio. E Lewis si comporta così da quanto si apprende leggendo il Telegraph. Traffic Droid ammonisce infatti anche i ciclisti che non rispettano il rosso semaforico.

In sostanza per Traffic Droid la legge è uguale per tutti e i ciclisti per primi si devono adeguare alle regole. E voi cosa ne pensate? La risposta dopo aver guardato questo simpatico video promozionale.

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Vive a Torino. E' giornalista pubblicista, laureata in scienze della comunicazione. Vegetariana ed ecologista, è appassionata di ambiente e di come viene comunicato. Ama il sole e non potrebbe fare a meno del mare. Si sente la paladina dell'ambiente. Per fortuna nella vita privata è mamma di due splendide bimbe che la portano con i piedi per terra. Odia parlare in pubblico e per questo... scrive.

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