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Nascono i Distretti di Economia Solidale (DES), i gruppi di acquisto del futuro

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Nascono i Distretti di Economia Solidale (DES), i gruppi di acquisto del futuro ultima modifica: 2014-09-05T08:00:29+02:00 da Annalisa Audino
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I Gas, Gruppi d’Acquisto Solidali, stanno cambiando e si stanno trasformando in nuovi modelli di economia alternativa, i Des, Distretti di economia solidale. Consumatori, produttori, associazioni, cooperative, consorzi, enti locali e scuole si uniscono per affrontare la crisi.

Sapete cosa sono i GAS? No, non si tratta di uno dei tre stati della materia, bensì dei Gruppi d’Acquisto Solidali che hanno cambiato, o almeno stanno provando a farlo, il modo di acquistare prodotti di qualità a prezzi accessibili. A dire il vero, però, si stanno trasformando, proprio come la materia: consumatori, produttori, associazioni, cooperative, consorzi, enti locali e scuole si stanno unendo in nuovi modelli di economia alternativa che si chiamano Des, Distretti di economia solidale.

distretto economia-solidale

La logica è quella del rischio condiviso: uno dei Des più grandi oggi è il Desbri (Des della Brianza), che raccoglie 12 soci economici (cooperative e consorzi con un fatturato aggregato che supera i 120 milioni di euro l’anno), 13 associazioni e 33 persone fisiche. In una vasta area messa a disposizione da un privato, il Desbri sta cercando di creare una realtà che prevede una sorta di comunità agricola sul modello della Csa (Community Supported Agricolture) e dove alcuni contadini lavoreranno con metodi biologici e sostenibili, supportati dai membri del distretto.

“Il fine – spiegano sul sito internet – è quello di arrivare alla costituzione di un Distretto di Economia Solidale nel territorio, ispirandosi al modello proposto da Euclides Mance in Brasile e nel rispetto dei principi della Carta dei Criteri delle Reti di Economia Solidale”.

L’economia solidale quindi si trasforma da privata a sociale e i distretti si stanno moltiplicando: tra questi si distingue lo Spiga & Madia, un percorso che supporta tutta la filiera dei pane, e Fotogas, che promuove l’impianto di pannelli fotovoltaici con il sostegno dei soci. Intanto si moltiplicano anche le collaborazioni con la ristorazione scolastica per aggiungere al menù delle mense i frutti del lavoro dei contadini locali.

gas

In Italia i Des sono 32 e si riuniscono annualmente con i Res, le Reti di economia solidale nazionali, per far crescere questo nuovo modo di rispondere alla crisi che dilaga. Non vi resta che contattare un Des vicino a casa: qualcuno potete trovarlo qui!

AEres (Venezia)

Altro Tirreno (Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara)

Bio Rekk (Padova)

 Brianza 

Cittadinanza Sostenibile (Bergamo)

DES ACAMES (Messina)

DES basso Garda(BS – MN)

DES LIvorno 

DESTA (Taranto)

DES Tacum (Piacenza)

DEStati Imperia

DESTO (Torino)

Filiera Corta Solidale (Cremona)

Firenze

Groane (Nord Milano)

L’isola che c’è (Como)

Macerata

Modena

Naturalmente Verona

Parco Agricolo Sud Milano

Parma

Quarei (Verona)

Reggio Emilia

RES Pesaro e Urbino

Rete GAS Bergamo

Rete dei GAS vicentini

Trentino Arcobaleno

Val Brembana (Bergamo)

Varese

Bologna

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Laureata in Culture Moderne Comparate e giornalista pubblicista, legge, scrive, ama le passeggiate in montagna, ma anche andare in moto. Visita mostre, ascolta musica e non ne ha mai abbastanza di imparare. Adora le cose fatte in casa e cerca di vivere in modo sostenibile. Attualmente è impiegata presso l'Ufficio Comunicazione di Slow Food.

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