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Un rientro in città a basso impatto ambientale

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Un rientro in città a basso impatto ambientale ultima modifica: 2014-08-30T08:30:07+02:00 da Silvia Faletto
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Rientro in città, settembre è dietro l’angolo. Dobbiamo rassegnarci a cieli nuovamente inquinati? Il cambiamento è possibile parte da noi.

Rientro in città dopo le vacanze estive, settembre è ormai dietro l’angolo, e molti di noi sono già in viaggio, pronti a ripopolare capoluoghi e borghi finora semivuoti.

Anche per chi è rimasto in città, il rientro dei vicini ha degli aspetti negativi: meno automobili significano minore inquinamento e tempi più tranquilli, con la possibilità di godere di quelle bellezze grandi e piccole che nei mesi lavorativi passano inosservate. 

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Sentendo i sospiri delle persone viene da chiedersi se non ci sia un modo per conservare, almeno in parte, quel benessere e quel contatto con la natura e le bellezze artistiche ritrovato in questo periodo. Possibile che si debba attendere fino alla prossima estate per vedere il cielo delle nostre città meno inquinato? Le buone pratiche possono aiutarci anche in questo.

In primo luogo, utilizzare i mezzi pubblici evita lo stress della guida nel traffico, aiuta a godere la compagnia dei concittadini ed il panorama del luogo in cui ci troviamo. Per trovarli puliti e con un servizio più attento al cliente, dobbiamo essere noi per primi a non sporcare o disturbare, invitando anche chi è intorno a non assumere comportamenti contrari al benessere di tutti.

Inoltre, invece di passare il tempo davanti al pc o alla televisione, potremmo passeggiare nei parchi e nei giardini, magari in compagnia di un libro, della musica o della macchina fotografica, o anche, di matita e blocco da disegno. Ne guadagneremo in salute, relax e sprecheremo meno energia, contribuendo a ridurre la nostra impronta ecologica sul pianeta.

Riguardo agli acquisti, consumare prodotti locali e di stagione contribuirà all’economia, combattendo la concorrenza estera, ed alla salute del nostro pianeta: così facendo, ridurremo i trasporti di ciò che mangiamo, così come vestendoci con fibre il più naturali possibile.

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Se poi avete voglia e tempo, i capoluoghi sono pieni di iniziative di incontri sportivi e culturali all’aperto: basterà tenere d’occhio i siti web dedicati alle manifestazioni, come, ad esempio, TorinoCultura.

Infine, se cercate delle letture attente all’ambiente, la casa editrice Edizioni Ambiente offre numerosi titoli sia di saggistica che di narrativa e, tra questi, numerosi sono free. 

Ritardare il rientro non è possibile, ma ridurre la nostra impronta ecologica, vivendo meglio con noi stessi e il mondo che ci circonda sì, ed è, strano a dirsi, economicamente molto conveniente. In un’epoca di cambiamenti climatici come la nostra è anche sempre più necessario.

[Foto di copertina di Eleonora Anello]

Un rientro in città a basso impatto ambientale ultima modifica: 2014-08-30T08:30:07+02:00 da Silvia Faletto
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Un rientro in città a basso impatto ambientale ultima modifica: 2014-08-30T08:30:07+02:00 da Silvia Faletto

25 anni, vive a Torino, dove studia geografia e lavora presso la scuola del Cottolengo con bambini meno fortunati di lei. Orgogliosamente eporediese (abitante di Ivrea, per i neofiti), la battaglia delle arance è un nervo scoperto del suo carattere: a coloro che la definiscono "poco ecologista" è in grado di rispondere argomentando il contrario! Ama andare in montagna, nuotare, viaggiare, conoscere ed aiutare gli altri. Curiosa ed attenta al mondo, odia i pregiudizi ed il "è impossibile!". Ritiene che l'esperienza e il confronto siano il fondamento della civiltà e della cultura, e per questo... Fa molti errori. Ama scrivere, sorridere e prova ogni giorno a lasciare il mondo un po' migliore di come l'ha trovato. Oltre a lavorare a scuola e studiare all'università, parla 4 lingue ed è un' europrogettista. Ultimamente si sta appassionando alla fotografia. Il suo motto? "la geografia salverà il mondo!".

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