I Mondiali di calcio 2014 saranno green grazie al green passport, un’app ideata dall’UNEP in collaborazione con il ministero dell’ambiente brasiliano.
I Mondiali di calcio 2014 saranno più green. Questa è la promessa del Ministro dell’Ambiente brasiliano Izabella Teixeira, che ha dichiarato ai media la frase forza del suo intento: “Vogliamo fare un gol verde”, parlando dell’iniziativa volta a compensare la CO2 che verrà emessa durante i prossimi avvenimenti sportivi, che inizieranno giovedì 12 giugno.
Le emissioni stimate sono di circa 1, 4 milioni di tonnellate di gas serra, se vi sembra moltissimo (lo è) dobbiamo però ricordarci che le Olimpiadi di Londra del 2012 hanno prodotto più del doppio in termini di Co2, ben 3, 4 milioni.
Sono attive numerose azioni di compensazione delle emissioni, tra cui la app creata per tutti coloro che arriveranno in Brasile per i Mondiali: un Green passport creato in collaborazione con il programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP).
Il suo funzionamento è semplice ed è stato sperimentato già da 2 anni anche in altri stati dell’America Latina; si tratta di una sorta di vademecum elettronico, a cui si può accedere da smartphone sotto forma di applicazione o da internet sotto forma di sito web, in cui il turista può valutare le sue scelte di alloggio, vitto e trasporto e persino acquisto di souvenir, in base alle emissioni di gas serra avendo utili consigli per inquinare il meno possibile.
Il Forest Green Rovers incoraggia i tifosi ad andare alle partite a piedi
La domanda che ci si può porre a questo punto è se basterà questo lodevole programma a incentivare le migliaia e migliaia di persone che sbarcheranno in Brasile per gli eventi calcistici.
Dal canto loro anche le squadre di calcio hanno fatto qualcosa per essere più sostenibili, riporta infatti l’Ansa che i team di Brasile, Francia, Grecia, Portogallo, Usa, Australia, Corea del Sud, Croazia, Inghilterra e Olanda vestiranno divise realizzate con plastica riciclata, ottenuta dal recupero di bottiglie in PET.
E l’Italia?