Marmellata di rose (e viole, acacie…)

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Marmellata di rose (e viole, acacie…) ultima modifica: 2014-05-25T08:00:22+02:00 da Sara Panarella
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La marmellata di rose è un dono che arriva dalla natura, una semplice e gustosa ricetta a base di fiori. Vediamo come prepararla

Maggio è il mese delle rose, belle e profumate ma anche commestibili. Come? Ammetto, non avevo mai provato a cucinarle prima perché non avevo mai avuto a disposizione rose non trattate. Invece la settimana scorsa la mia prima maestra di erbe spontanee e compagna di alcune raccolte, di erbe naturalmente, nelle belle colline dell’astigiano, ha raccolto e mi ha donato un bel sacchetto di rose rosse e profumate, direi quasi carnose. Naturalmente assolutamente biologiche visto che per allontanare i parassiti usa solo un macerato di ortica e aglio. Sono quindi riuscita a preparare la marmellata di rose, che racchiude in sè la poesia della trasformazione con il romanticismo delle rose. La ricetta l’ho trovata in un vecchio libro, del 1973, di poco ma comunque più vecchio di me, che gira per casa da sempre e che non mi ha quasi mai deluso. Si intitola “Sotto vetro” di Gianna Montecucco Rogledi. Anche in questo caso la preparazione è semplice ed essenziale.

Marmellata di rose, ingredienti:

100 gr. di petali di rosa e 300 gr. di zucchero

Procedimento:

Lavare i petali per evitare i possibili “ospiti”. Pestare in un mortaio i petali fino ad avere una pasta omogenea. Nel frattempo sciogliere lo zucchero in poca acqua. La signora Gianna dice di far chiarificare lo zucchero, cioè portarlo all’incirca ai 30 gradi, quando l’acqua zuccherata fatta cadere su un piatto forma gocce larghe è pronta. Aggiungere allo sciroppo la pasta ottenuta con il mortaio, mescolare, togliere dal fuoco e rimettervi il recipiente. Ripetere questo togli e metti fino ad ottenere una consistenza omogenea e la densità desiderata. Ricordare che raffreddando la consistenza sarà più densa di quella che si vede durante la preparazione.

Marmellata di rose

Naturalmente non ho potuto usare le dosi così precise, forse per incapacità personale a seguire troppo fedelmente le ricette e ho ridotto la quantità di zucchero,  assaggiando e seguendo il mio gusto personale.

Invasare, chiudere e far raffreddare ponendo i vasetti a testa in giù. Oppure sterilizzare con il metodo classico della bollitura.

La stessa ricetta può essere usata per la preparazione della marmellata con qualsiasi altro tipo di fiore compresa l’acacia, la viola, il gelsomino, i fiori di rosmarino, ed altri purché commestibili.

Marmellata di rose (e viole, acacie…) ultima modifica: 2014-05-25T08:00:22+02:00 da Sara Panarella
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Marmellata di rose (e viole, acacie…) ultima modifica: 2014-05-25T08:00:22+02:00 da Sara Panarella

Vive a Torino, bibliotecaria. Si laurea in Filosofia interessandosi di bambini e multiculturalità e si avvicina alla psicoanalisi e alla cura del pensiero. Ha poi quattro bimbi e un cane che insieme a tanta effervescenza aggiungono interessi nuovi, maggior attenzione per l’ambiente e gli antichi mestieri e saperi, lavorazione dell’argilla, uncinetto, raccolta e utilizzo delle erbe. Una moderna “Strega in famiglia”!

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