Colomba pasquale fatta in casa, niente packaging, ingredienti selezionati e una buona dose di tempo libero
Colomba pasquale fatta in casa… Forza, coraggio. Proviamoci. È un po’ che ci penso: vorrei fare la colomba pasquale in casa. “Perché, se posso trovarla al supermercato a pochi euro?“, chiede insistentemente una voce dentro di me.
In effetti, le rispondo, l’offerta sugli scaffali dei supermercati è varia: colomba classica o senza canditi, quasi tutte a meno di cinque euro. Invece se mi sposto su prodotti artigianali, da panetteria o pasticceria, i costi crescono esponenzialmente.
Dunque ho preso il coraggio a quattro mani – perché l’ho realizzata con mio marito – e mi sono buttata in questa avventura…
Zero packaging, ingredienti selezionati (uova, farina, burro e arance, ingredienti tutti biologici) e una buona dose di tempo libero, perché ci vogliono ben 4 lievitazioni.
Per la ricetta mi sono affidata a quella del bravissimo panificatore genovese di Viva la focaccia; come tempi, indicativamente, ho iniziato verso le 9 di mattina e ho terminato – con la colomba cotta ma ancora da raffreddare – intorno alle 18. Una tranquilla domenica in famiglia insomma, considerando che tra una lievitazione e l’altra passa un bel po’ di tempo, potete anche dedicarvi a fare altro!
Ingredienti per una colomba da circa 1 kg
- stampo per colomba (potete anche realizzarlo in casa come si spiega qui)
- Farina Manitoba (farina forte) 40+100+100+210 gr
- Latte 40 gr
- Lievito di Birra 20 gr
- Burro bio 20+80gr
- Zucchero 20+120 gr
- 2 uova bio grandi o 3 piccole
- Mandorle 15gr + n.20
- Zucchero a granella 75gr
- Albume 30 gr
- Zucchero a Velo q.b.
Preparazione
Primo impasto
- 40 g Farina Manitoba (w350)
- 40 g latte
- 20 g lievito di birra
Secondo impasto
Il primo impasto più
- 100 g Farina Manitoba (w350)
- 130 g Acqua Tipepida (30c)
Terzo impasto
Il secondo impasto più
- 100 g Farina Manitoba (w350)
- 20 g burro
- 20 g zucchero
Quarto impasto
Il terzo impasto più
- 210 g Farina Manitoba (w350)
- 120 g uova (circa 2)
- 80 g burro
- canditi (se piacciono) o scorze di arancia non trattata
- 120 g zucchero
- 5 g sale
Glassa
- Mandorle dolci
- 75 g Zucchero Semolato
- 30 g Albume
Farcitura
- 15-20 mandorle
- Zucchero a granella
- Zucchero velo
Procedimento

Primo impasto
Sciogliete il lievito nel latte e aggiungete la farina, mescolate e mettete a lievitare in un posto tiepido per 20 minuti.
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Secondo impasto
Prendete il primo impasto e aggiungete l’acqua tiepida, poi la farina setacciata, impastate a mano fino a ottenere una pallotta, coprite con un panno e mettete a lievitare in luogo tiepido per 40 minuti.

È la fase in cui siete pieni di energia e di speranza, ma non sapete ancora cosa succederà, continuate a guardare speranzosi il contenitore, l’impasto crescerà.
Terzo impasto

Se avete il robot da cucina con gancio per impastare è il momento di usarlo. Io non lo posseggo, uso uno sbattitore con i ganci, quindi faccio tripla fatica rispetto a voi, ma non demordo e aggiungo lo zucchero al secondo impasto, poi la farina setacciata. Quando la farina e lo zucchero si sono assorbiti, inserisco il burro a pezzetti, a temperatura ambiente. Lascio lavorare fino a che la pallotta non si stacca dalla ciotola. Copro e metto a lievitare per un’ora.

Questa è la fase un po’ più noiosa: dedicatevi alla cura delle piante, ad esempio.

Quarto impasto
Aggiungete 120g di zucchero al terzo impasto e impastate fino a che non viene assorbito, poi aggiungete la farina setacciata, le uova, una per volta a temperatura ambiente e il sale. Se volete aggiungete degli aromi: io non li ho messi, perché non li avevo fatti. Quando l’impasto si stacca bene dalla ciotola, uniamo le scorzette di arancia o i canditi, e impastiamo per due minuti.

Tutto a riposare per circa 2 ore, deve raddoppiare di volume.

Ora è il momento: abbiamo una pasta morbida, soffice e cresciutissima. La rovesciamo sulla spianatoia e la schiacciamo un po’, la dividiamo in tre parti : il corpo (più grande) e le ali.
Piegate la pasta su se stessa e arrotolatela per formare le varie parti, poi inseritele nello stampo. Non preoccupatevi se la pasta non copre tutta la forma, deve ancora rilievitare!
Mettetela sempre in luogo tiepido, non coperta, per un’altra ora. Al termine della lievitazione avrà riempito tutto lo stampo.

Tritate le mandorle con lo zucchero e poi aggiungete, mescolando, l’albume. Prendete una spatolina e con immensa delicatezza spalmatela su tutto il dolce, poi mettete altre mandorle in superficie, con granella di zucchero e una spolverata di zucchero a velo finale.

Mettete in forno caldo a 170°C e cuocete per circa 50 minuti, controllando che non bruci la crosta.
Nei primi venti minuti, ho seguito il consiglio di Viva la focaccia, e ho aperto il forno per far uscire il vapore. La crosta è uscita perfetta.
Lasciate raffreddare per almeno 3 ore.

Buon appetito e buona Pasqua!
[Immagini di Federica Gemma]
