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Italia: record di siti Patrimonio dell’UNESCO

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Italia: record di siti Patrimonio dell’UNESCO ultima modifica: 2019-07-10T08:00:09+02:00 da Evelyn Baleani
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Il Belpaese può vantare un record decisamente positivo. Sono infatti arrivati a ben 55 i siti italiani riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. L’ultimo in ordine cronologico è costituito dalle Colline del Prosecco di Conegliano Veneto e Valdobbiadene.

In realtà non c’è da stupirsi se si considera la vastità di ricchezze culturali, naturali, storiche e artistiche che la Penisola possiede.

Il lungo elenco dei siti UNESCO include infatti monumenti, ville, dimore, centri storici, isole, città e montagne.

Che cosa significa essere Patrimonio dell’UNESCO

Il termine “Sito Patrimonio Mondiale” è la denominazione ufficiale delle aree registrate nella lista del Patrimonio Mondiale o World Heritage ListLangheL’elenco viene redatto sulla base di un trattato internazionale, noto come Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale, adottato nel 1972, attraverso cui l’UNESCO riconosce che determinati luoghi sulla Terra sono di “eccezionale valore universale” e che di conseguenza devono appartenere al patrimonio comune dell’umanità.

I siti Patrimonio UNESCO italiani

Di seguito l’elenco dei 55 siti riconosciuti in Italia:

  1. 1979 – Arte Rupestre della Val Camonica
  2. 1980 – La Chiesa e il convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie e il ‘Cenacolo’ di Leonardo da Vinci
  3. 1982 – Centro storico di Firenze
  4. 1980 e 1990 – Centro storico Roma
  5. 1987 – Piazza del Duomo a Pisa
  6. 1987 – Venezia e la sua Laguna
  7. 1990 – Centro Storico di San Gimignano
  8. 1993 – I Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera
  9. 1994 – La città di Vicenza e le ville del Palladio in Veneto
  10. 1995 – Ferrara, città del Rinascimento, e il Delta del Po
  11. 1995 – Centro storico di Siena
  12. 1995 – Centro storico di Napoli
  13. 1995 – Crespi d’Adda
  14. 1996 – Trulli di Alberobello
  15. 1996 – Castel del Monte
  16. 1996 – Centro storico di Pienza
  17. 1996 – Monumenti paleocristiani di Ravenna
  18. 1997 – Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata
  19. 1997 – Costiera Amalfitana
  20. 1997 – Area Archeologica di Agrigento
  21. 1997 – Reggia di Caserta
  22. 1997 – Portovenere, Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto)
  23. 1997 – Modena: Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande
  24. 1997 – Villaggio Nuragico di Barumini
  25. 1997 – Orto botanico di Padova
  26. 1997 – Residenze Sabaude
  27.  1997 – La Villa Romana del Casale di Piazza Armerina
  28. 1998 – Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano
  29. 1998 – Zona Archeologica e Basilica Patriarcale di Aquilei
  30. 1998 – Centro Storico di Urbino
  31. 1998 – Zona Archeologica e Basilica Patriarcale di Aquileia
  32. 1999 – Villa Adriana (Tivoli)
  33. 2000 – Assisi, La Basilica di San Francesco e altri siti Francescani
  34. 2000 – Isole Eolie
  35. 2000 – Città di Verona
  36. 2001 – Villa d’Este (Tivoli)
  37. 2002 – Val di Noto
  38. 2003 – Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia
  39. 2004 – Necropoli Etrusche di Cerveteri e Tarquinia
  40. 2004 – Val d’Orcia
  41. 2005 – Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica
  42. 2006 – Genova, le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli
  43. 2008- Ferrovia retica nel paesaggio dell’Albula e del Berninado
  44. 2008 – Mantova e Sabbioneta
  45. 2009 – Dolomiti
  46. 2011 – Siti palafitticoli preistorici delle Alpi
  47. 2011 – Longobardi in Italia. Luoghi di potere
  48. 2013 – Monte Etna
  49. 2013 – Ville medicee
  50. 2014 – Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato
  51. 2014 – Palermo arabo-normanna e cattedrali di Cefalù e Monreale
  52. 2017 – Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar occidentale
  53. 2018 – Foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d’Europa
  54. 2018 – Ivrea città industriale del XX secolo
  55. 2019 – Colline del prosecco di Conegliano Veneto e Valdobbiadene
Trulli di Alberobello
Trulli di Alberobello

Prosecco Patrimonio UNESCO: la protesta degli ambientalisti

La decisione di candidare le Colline del Prosecco di Conegliano Veneto e Valdobbiadene a patrimonio comune dell’umanità non è stata ben accolta da circa quaranta associazioni ambientaliste, tra cui il WWF e Pesticides Action Network (PAN Italia), che hanno consegnato all’UNESCO una dettagliata documentazione per spiegare i motivi della contrarietà. Alla base di tale opposizione un motivo più che comprensibile. Come evidenziato dagli ambientalisti, le Colline di Conegliano Valdobbiadene applicano da tempo una monocultura vinicola industrializzata, con un largo uso di pesticidi che mettono a rischio la biodiversità nonché la qualità delle acque, del suolo e delle comunità locali.

L’appello a quanto pare non ha sortito i risultati sperati. In risposta alle associazioni, Innocente Nardi, presidente del Consorzio del Prosecco Superiore, ha commentato: “Abbiamo già vietato l’uso di un erbicida contestato come il glifosato, la più grande area d’Europa ad averlo deciso, ora il riconoscimento dell’UNESCO convincerà tutti a fare di più per il paesaggio”.

Dal canto nostro ci auguriamo che la ricchezza naturalistica del territorio sia effettivamente tutelata e che il rispetto dell’ambiente rappresenti una delle prerogative essenziali nella selezione dei siti Patrimonio dell’Umanità.

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Web Content Editor freelance e Giornalista pubblicista. Si occupa di contenuti per i media (TV e Web) dal 2000. Dopo aver lavorato per alcuni anni in redazioni di società di produzione televisiva e Web Agency, ha deciso di spiccare il volo con un’attività tutta sua. Le sue più grandi passioni oltre l'ambiente? Il Web, la scrittura e la Spagna.

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