Su-Eatable LIFE, cibo e impatto ambientale: quanto ne sai di diete sostenibili? Partecipa al sondaggio

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Su-Eatable LIFE, cibo e impatto ambientale: quanto ne sai di diete sostenibili? Partecipa al sondaggio ultima modifica: 2019-03-05T08:00:37+01:00 da Valentina Tibaldi
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“Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”, affermava il politico e gastronomo Anthelme Brillat-Savarin. Ma chi ci dice quanto pesano le nostre abitudini alimentari sull’ambiente? Tutto ciò che scegliamo di mangiare- che sia un’insalata, una bistecca o una fetta di pane- ha un impatto importante. Difficile quantificarlo senza strumenti, decisamente sconsigliabile ignorarlo. Il progetto Su-Eatable LIFE intende portare più consapevolezza sulle nostre tavole e dimostrare come l’adozione da parte dei cittadini europei di una dieta sana e sostenibile possa ridurre drasticamente l’impatto ambientale delle nostre scelte in cucina.

su-eatable life pasta verdura

Su-Eatable LIFE, identikit del progetto

Il sistema alimentare europeo è, nel suo complesso, fortemente intensivo, tanto in termini di emissioni, quanto in termini di consumo di acqua. In particolare, l’agricoltura contribuisce su base planetaria al 30% delle emissioni di GHG, ma considerando l’intero food sector le emissioni possono essere significativamente maggiori. Inoltre, secondo dati della Commissione Europea, contribuisce al 44% dell’uso delle risorse idriche continentali.

Su-Eatable LIFE, iniziativa triennale (sett. 2018 – sett. 2021) finanziata dalla Commissione Europea in ambito LIFE, parte da un assunto: adottare una dieta sana e sostenibile potrebbe davvero fare la differenza. E contribuire a dare tregua a un Pianeta in difficoltà. Scomodando i numeri, un cambio di rotta a tavola potrebbe far risparmiare fino a 2.900g di CO₂ equivalente al giorno a persona e ridurre notevolmente un’impronta idrica che per il 90% dipende da ciò che mangiamo.

su-eatable life impatto pianeta

Mission del progetto e conditio sine qua non per il suo successo, è il coinvolgimento dei cittadini. Come? Innanzitutto, mappando e analizzando iniziative e buone pratiche in grado di far pendere la bilancia delle scelte alimentari europee verso la sostenibilità. In secondo luogo, conducendo una serie di interventi mirati nelle mense aziendali e universitarie grazie a un sistema informativo digitale semplice e smart.

Saranno coinvolti nel progetto differenti enti, realtà ed organizzazioni quali scuole, università, municipalità italiane ed estere, mercati locali e player della grande distribuzione, ONG e, in generale, tutti i cittadini europei.

su-eatable life mensa

Su-Eatable LIFE ha, dunque, tre anni di tempo per rimboccarsi le maniche e raggiungere risultati tanto ambiziosi quanto importanti:
5.300 tonnellate di CO2 equivalenti risparmiate;
2.000.000 M2 di acqua risparmiata;
oltre 65.000 persone coinvolte.

Capofila del progetto Su-Eatable Life è la Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN), in partnership con greenApes, Wageningen University e Sustainable Restaurant Association.

Su-Eatable LIFE, partecipa al sondaggio!

E’ possibile prendere parte attivamente all’iniziativa rispondendo a un questionario che indaga le conoscenze dei cittadini in materia di diete sostenibili. Il sondaggio, disponibile a questo link, è aperto a tutti. Privati, studenti, ricercatori e persone con expertise nei settori food e sostenibilità.

La compilazione richiede 5 minuti ed è completamente anonima. Il team di ricerca è interessato a ricevere input dal maggior numero possibile di persone, con esperienze e prospettive differenti. Non perdiamo l’occasione, c’è tempo fino al 15 marzo!

Su-Eatable LIFE, cibo e impatto ambientale: quanto ne sai di diete sostenibili? Partecipa al sondaggio ultima modifica: 2019-03-05T08:00:37+01:00 da Valentina Tibaldi

Lettrice accanita e scrittrice compulsiva, trova in campo ambientale il giusto habitat per dare libero sfogo alla sua ingombrante vena idealista. Sulla carta è laureata in Lingue e specializzata in Comunicazione per la Sostenibilità, nella vita quotidiana è una rompiscatole universalmente riconosciuta in materia di buone pratiche ed etica ambientale. Ha un sogno nel cassetto e nella valigia, già pronta sull’uscio per ogni evenienza: vivere di scrittura guardando il mare.

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