In Francia tempo scaduto per i fast food. Per le pigre catene di ristorazione è ora di ridurre e differenziare i rifiuti

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In Francia tempo scaduto per i fast food. Per le pigre catene di ristorazione è ora di ridurre e differenziare i rifiuti ultima modifica: 2019-02-11T13:30:44+01:00 da Barbara Pignataro
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Ultimatum del governo francese per McDonald’s, Burger King, KFC-Pizza Hut, Subway, Starbucks. Obbligati a rispettare la legge sullo smistamento dei rifiuti, entro due mesi  devono avviare la procedura prevista e finora ignorata. 

Tempo scaduto per le catene di ristorazione di fast food finora sorde alle direttive in materia di smistamento dei rifiuti indicate dalla legge. In Francia il Segretario di Stato per la transizione ecologica Brune Poirson ha lanciato un ultimatum: due mesi di tempo per organizzarsi oltre il quale verranno applicate multe fino a 150.000 euro per chi non rispetta la legge. Quale?

Per le aziende che producono più di 10 tonnellate di rifiuti alimentari all’anno già dal 2016 è previsto l’obbligo di  smistare i rifiuti biodegradabili prodotti sia in cucina che in sala da pranzo, (Legge Grenelle 2 del 12 luglio 2010) indicazione finora non completamente seguita dai fast food. Si parla di 60.000 tonnellate di scarti alimentari generati tra parti inutilizzate, cibo scaduto e avanzi.

Tempo scaduto per i fast food. 60.00 tonnellate di scarti alimentari: lotta allo spreco
In Francia i fast food producono  60.000 tonnellate di scarti alimentari. L’utilizzo della doggy-bag potrebbe arginare il problema

Per chi non si adegua, oltre alla salata sanzione amministrativa, è prevista anche la reclusione a sottolineare quanto sia  grave sottovalutare l’importanza di una corretta gestione dei rifiuti. «Ho detto loro molto chiaramente che entro la fine di marzo volevo che presentassero un piano molto concreto per conformarsi ai regolamenti» ha detto Brune Poirson durante l’incontro con i responsabili delle maggiori catene di ristorazione veloce presenti in Francia.«Siamo tutti d’accordo sul fatto che dobbiamo assicurarci di vivere meglio su questo pianeta» la risposta di  Dominique Bénézet, delegata generale dell’unione nazionale del cibo e del fast food.

Considerando uno ‘sforzo da fare’ l’adeguamento delle strutture in piena conformità alla legge e definendo uno ‘schiocco di dita’ i due mesi intimati per selezionare i rifiuti organici e dotare le cucine di una compostiera.

La legge si rivolge alle grandi aziende  (200/240 pasti al giorno) per i quali è possibile anche rivolgersi a ditte esterne per il servizio di compostaggio. L’obiettivo è la diminuzione di rifiuti portati in stoccaggio o all’inceneritore.

In Francia compostaggio dei rifiuti organici nei fast food
In Francia il compostaggio dei rifiuti organici nei fast food è un obbligo di legge

Raccolta differenziata, selezione,  riciclaggio ma sopratutto riduzione dei rifiuti organici

Un gesto anti-spreco naturale, parlando di avanzi, è quello di confezionare il cibo rimasto nel piatto dei clienti per essere consumato a casa,  esortandoli nel chiedere un contenitore. La doggy bag (vaschetta per gli avanzi per il cane) più che una vaschetta è un’abitudine promossa sul territorio francese, dove un’indagine vede il 95% degli intervistati favorevoli nel richiederla senza alcun disagio. Una pratica ancora poco diffusa nel mondo, Italia compresa. Antica usanza  popolare debellata quale fonte di imbarazzo nell’epoca moderna, oggi  annoverata tra le azioni virtuose.

La strategia anti-spreco non si ferma, le attività di ristorazione, così come le caffetterie e le mense, sono esortate nel donare le eccedenze di cibo ad associazioni presenti nel territorio per la distribuzione di pietanze alla popolazione. A fine giornata spesso accade che il cibo invenduto non sia più un prodotto vendibile sul mercato pur mantenendo la caratteristica di alimento perfettamente commestibile.

In Francia tolleranza zero per chi non rispetta l'ambiente
In Francia tolleranza zero per chi non rispetta l’ambiente

In Francia è tempo di fast food:  c’est burger mania dans tout le pays

I dati riportano una preferenza  dei francesi (il 54%) verso una consumazione dei pasti veloce e un cambiamento in termini di gusto. Patatine e hamburger surclassano la tradizionale arte culinaria di casa anche grazie al tempistico ingresso nei fast food di alternative vegetali e biologiche. Inoltre si mangia molto di più fuori casa. Una conseguenza?

Si stima vengano prodotti, oltre ai rifiuti alimentari, 183.000 tonnellate di imballaggi nel solo settore della ristorazione di fast food: McDonald’s, Burger King, KFC-Pizza Hut, DominoSubway e Starbucks per citarne alcuni. La Francia all’avanguardia nella gestione dei rifiuti, nell’attuale transizione ecologica è un Paese da cui lasciarsi inspirare.

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Romana, ama il mare e per questo vive a Ladispoli. Alla ricerca del benessere attraverso il cibo e la natura. Vegetariana. Giornalista pubblicista e speaker radiofonica per passione. Come può partecipa alla presentazione di libri e racconta la sua esperienza di viaggio con l'autore. Esperta di web marketing ed eventi. Ama condividere le scoperte quotidiane, dall'alternativa naturale per il mal di denti alla cena di questa sera.

1 Commento

  1. Mi domando como è in Italia. Sono andata da un Macdonald à Roma e ho inquirito a un dipendente si facevamo la raccolta differenziata de tutti queste imbalaggi dopo, me há ditto che no…

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