Mia e il Leone Bianco, sul grande schermo una storia di amicizia e libertà nel segno della natura

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Mia e il Leone Bianco, sul grande schermo una storia di amicizia e libertà nel segno della natura ultima modifica: 2019-01-20T08:00:05+01:00 da Alberto Pinto
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Esistono molte amicizie sincere, ma poche sono speciali come quelle che possono instaurarsi tra esseri umani ed animali. L’incredibile legame tra una ragazzina e un tenero leoncino è il fulcro narrativo di Mia e il Leone Bianco, film per tutta la famiglia, al cinema dal 17 gennaio 2019 con la regia di Gilles de Maistre.

-Mia e il leone bianco-immagine-
Una storia potente ed emozionante che ha come protagonista la giovane e tenace Mia, interpretata da Daniah De Villiers. Con lei, sul set, anche Mélanie Laurent, Langley Kirkwood e Ryan Mac Lennan.

Giunta in Sudafrica insieme alla sua famiglia, la piccola Mia si affeziona a Charlie, un cucciolo di leone bianco nato nell’allevamento di felini che i suoi genitori gestiscono a scopi turistici. Con il passare del tempo, i due crescono fianco a fianco, inseparabili, condividendo dolci momenti e divertenti avventure.

Quando Charlie diventa un esemplare adulto, però, il proseguimento della loro amicizia è a rischio
. Il padre di Mia, infatti, vorrebbe liberarsi del leone indirizzandolo ad un destino avverso nelle mani dei cacciatori di trofei, ma la ragazza farà di tutto per assicurare al suo amico un futuro libero e felice in mezzo alla natura a cui appartiene.

-Mia e il leone bianco-scena-

La produzione di Mia e il Leone Bianco si è distinta per la sua grande ambizione e per la cura dei più piccoli particolari, attraverso un lavoro durato circa tre anni. In questo lasso di tempo, la giovane attrice e il cucciolo di leone hanno costruito un legame unico, familiarizzando tra loro davanti e dietro la cinepresa. Una scelta necessaria ed efficace per rendere autentica la loro complicità.

Per ottenere questo risultato, un piccolo branco composto da sei leoni è cresciuto insieme durante la produzione del film. Tra di loro anche Thor, che ha ricoperto il ruolo di Charlie. Le interazione tra i due insoliti protagonisti sono state supervisionate da un esperto, lo zoologo Kevin Richardson. “L’amicizia doveva essere reale, affinché il pubblico si sentisse emotivamente coinvolto”, spiega Richardson. “Era cruciale che la nostra bambina fosse in grado di costruire un legame con il leone fin dalla più tenera età”.

Tutto si è svolto in modo che entrambe le parti fossero trattate con rispetto e in totale sicurezza. Al termine delle riprese di Mia e il Leone Bianco, gli esemplari sono rimasti insieme e vivono attualmente nella riserva di Richardson, grazie ad un fondo creato dal team di produzione.

“Fin dall’inizio, ho avvertito Gilles che la mia priorità numero uno sarebbe stata sempre il loro benessere”, prosegue Kevin Richardson. “Gli animali sono stati trattati come membri del cast, forse anche meglio. Ho avuto altre esperienze di ripresa in cui non è andata così. Ho detto a Gilles che, poiché l’autenticità era l’obiettivo, il progetto poteva richiedere molto tempo per essere completato. Se avessimo voluto concludere le cose in dodici settimane, avremmo avuto bisogno di molti effetti speciali. Non saremmo stati in grado di catturare l’intimità tra la ragazza e il suo leone. In Mia e il Leone Bianco, quello che vedi sullo schermo è ciò che è realmente accaduto: un leone e una bambina che hanno forgiato un legame incredibile”.

-Mia e il leone bianco-
Una magia che traspare meravigliosamente attraverso il grande schermo. Mia e il Leone Bianco mostra l’affascinante mondo della natura e l’enorme sensibilità degli animali, anche quelli più apparentemente feroci e selvaggi come i leoni. A fare da contrasto, l’immotivata crudeltà dell’essere umano in cui non sempre la razionalità predomina l’istinto. Il film racconta molto bene le pratiche becere con cui l’uomo si impone a scapito degli animali, in particolar modo quelli selvaggi.

È il caso dei leoni bianchi, esemplari non molto diffusi e resi più vulnerabili a causa della particolare colorazione, poiché facilmente individuabili ed eludibili dalle prede. Proprio per la loro peculiarità, i leoni bianchi sono spesso sfruttati in quanto attrazione turistica, in modo spesso discutibile.  Grazie allo sguardo fiero e affettuoso di Charlie, e di Thor, Mia e il leone Bianco veicola nel migliore dei modi messaggi di grande importanza. Il valore della libertà e quello dell’amicizia vera, più forte di qualsiasi diversità. Allo stesso tempo, ci fa riflettere denunciando gli interessi e l’impatto dell’uomo a scapito della natura e delle specie.

-Film-Mia e il leone bianco-

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Beneventano, laureato in comunicazione audiovisiva. Appassionato di cinema, serie televisive, viaggi e di tutto ciò che è arte e comunicazione. Creativo, curioso e sognatore, ama immergersi nelle storie e scoprirne dettagli e sfaccettature. Per eHabitat scrive di musica e di cinema

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