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Va’ Sentiero, è italiano il sentiero più lungo al mondo: in cammino lungo il Sentiero Italia Cai

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Va’ Sentiero, è italiano il sentiero più lungo al mondo: in cammino lungo il Sentiero Italia Cai ultima modifica: 2018-11-07T08:00:32+01:00 da Valentina Tibaldi
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6880 km, 20 regioni, 368 tappe in circa 10 mesi di vita e di cammino. Un tragitto che da Muggia (TS), si dipana fino a S. Teresa di Gallura (SS) lungo tutte le dorsali montuose d’Italia. Il progetto dell’Associazione Va’ Sentiero sta per prendere il via con un intento ben preciso: percorrere da cima a fondo il Sentiero Italia Cai, attualmente sotto restauro da parte del Club Alpino Italiano, per contribuire a rilanciarlo. Le implicazioni sono molte, e tutte hanno a che fare con la riscoperta di bellezze naturalistiche, paesaggistiche, culturali e gastronomiche dimenticate o poco conosciute.

Bosco di Malabotta, Messina.
Bosco di Malabotta, Messina.

Va’ Sentiero, tre volti e tre paia di piedi

Tre volti e tre paia di piedi. Sono, appunto, tre i giovani escursionisti che nella primavera del 2019 inizieranno a percorrere il Sentiero Italia. Yuri Basilicò (31 anni), presidente e fondatore dell’Associazione Va’ Sentiero, guida escursionistica e appassionato musicista; Sara Furlanetto venticinquenne co-fondatrice e fotografa professionista; Giacomo Riccobono (27 anni), co-fondatore, vice-presidente e ed esperto di comunicazione. Li abbiamo intervistati per saperne di più su di loro e sul loro progetto.

Attraversare l’Italia da Nord alle Isole spostandosi a piedi lungo le dorsali montuose del Paese. Un progetto tanto affascinante quanto ambizioso: come è nata l’idea di ripercorrere il Sentiero Italia?

L’idea di ripercorrere il Sentiero Italia nasce dalla casuale scoperta dell’esistenza di un simile tesoro, che fin da subito ha suscitato in noi il desiderio di esplorarlo. Una volta riscontrata l’assenza di informazioni dedicate, nonché il suo essere sconosciuto ai più, discutendone fra noi è nata l’intenzione di allargare la visione e iniziare a progettare qualcosa di bello non solo per noi, ma per la collettività.

Passo Costazza. Baita Segantini. S.I. veneto
Passo Costazza, Baita Segantini, Sentiero Italia Veneto

Abbiamo cominciato andando a conoscere in primis gli ideatori del Sentiero Italia, Riccardo Carnovalini, Teresio Valsesia e Giancarlo Corbellini. Nomi importanti nel mondo dell’escursionismo italiano, che nel 1995 per primi percorsero per intero e documentarono il Sentiero Italia. Ci hanno raccontato la genesi del Sentiero e di ciò che hanno vissuto durante il loro lungo viaggio attraverso l’Italia in quota. Quegli incontri ci hanno dato trasmesso una grande passione per portare avanti l’iniziativa al meglio. Così, nella primavera 2017, abbiamo fondato l’Associazione Va’ Sentiero, in modo da poter strutturare il progetto per come ce lo immaginavamo. 

La vera sorpresa è arrivata a gennaio 2018, quando il CAI ha annunciato ufficialmente di voler ripristinare fisicamente il Sentiero Italia. Centinaia di volontari sono al lavoro in una grandiosa opera di restauro, che verrà terminata proprio nel 2019, quando cioè noi ci appresteremo alla traversata. Un tempismo perfetto!

Una contingenza fortunata, che giunge in un anno particolarmente adatto all’impresa. Il 2019, infatti, è stato nominato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali Anno Nazionale del Turismo Lento.

Il Turismo Lento presuppone tutta una serie di valori che includono, in primis, un profondo rispetto del territorio che si visita. A partire da ciò quali sono i principali obiettivi del progetto, e quali le vostre aspettative?

Il nostro progetto ha diversi livelli di lettura e di obiettivi. Anzitutto, riuscire a percorrere il Sentiero Italia nella sua interezza (già una scommessa di per sé!), chiamando quante più persone possibili a camminare al nostro fianco. Quindi, e soprattutto, raccontare questa esperienza inclusiva in maniera fresca e coinvolgente, sfruttando le potenzialità dei social.

Pollino
Report Sentiero Italia Pollino

Il racconto della nostra avventura e la condivisione delle unicità del territorio (le storie, le pietanze, gli accenti, i volti…) sono elementi fondamentali per attirare l’attenzione del vasto pubblico sull’esistenza di un simile tesoro e, così facendo contribuire al suo rilancio. Idealmente, sarebbe bello, fra qualche anno, poter essere riconosciuti all’estero anche per il Sentiero Italia, un po’ come accade in Spagna col Camino di Santiago.

Vediamo la camminata come il mezzo turistico più sostenibile, non solo per l’ovvia assenza di emissioni nocive, ma soprattutto per la possibilità di un’interazione approfondita (sempre più un lusso, di questi tempi) con tutto quello che è locale – per la possibilità cioè di innamorarsi di quanto si incontra:

“Camminare per conoscere, conoscere per amare, amare per tutelare”, come ci ha insegnato Teresio Valsesia, uno dei padri fondatori del Sentiero Italia.

Da ultimo, vogliamo sottolineare una peculiarità del Sentiero. Esso attraversa una miriade di borghi antichi, testimoni ed eredi di un’Italia Minore, che ha tanto da offrire. Con uno sguardo al futuro, vorremmo che questa esperienza, oltre che per tutti i potenziali camminatori, fungesse da stimolo per le comunità montane: vorremmo incoraggiare i giovani, soprattutto delle zone che stanno vivendo maggiormente il fenomeno dello spopolamento, a riprendere in mano il proprio territorio, per valorizzarlo e al contempo creare impresa, secondo i principi della sostenibilità ambientale e della valorizzazione delle peculiarità locali.

Va' Sentiero, Sentiero Italia, Morano Calabro
Morano Calabro, tappa Sentiero Italia

Non siete soli in questo viaggio: chi vi sostiene e vi darà supporto durante la vostra avventura?

Al momento attuale abbiamo ricevuto il patrocinio morale di diverse istituzioni importanti, quali il Ministero dell’Ambiente, il CAI, Regione Toscana, Puglia e Valle d’Aosta, come anche diverse realtà di associazionismo di riferimento: AMODO, BAI, AITR, Federtrek e Federparchi. Con il Touring Club Italiano stiamo ragionando su una collaborazione mediatica, come anche con Radio Francigena; entrambe le realtà ci hanno già onorato del patrocinio. Dal punto di vista degli sponsor, finora Montura, azienda specializzata in abbigliamento outdoor, e Ziel, hanno deciso di darci una mano con un sostegno tecnico. D’altra parte, essendo un progetto con un’articolazione notevole, presuppone dei costi altrettanto importanti; per questo ci stiamo rivolgendo ad enti e aziende che abbraccino l’iniziativa nei suoi valori e nelle sue finalità, investendo di conseguenza.

In attesa della partenza ufficiale, è possibile iscriversi al progetto- dedicato a Walter Bonatti– compilando l’apposito form sul sito di Va’ Sentiero e contribuendo, così, a sostenerlo concretamente.

Tutte le foto sono di @Sara Furlanetto

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Lettrice accanita e scrittrice compulsiva, trova in campo ambientale il giusto habitat per dare libero sfogo alla sua ingombrante vena idealista. Sulla carta è laureata in Lingue e specializzata in Comunicazione per la Sostenibilità, nella vita quotidiana è una rompiscatole universalmente riconosciuta in materia di buone pratiche ed etica ambientale. Ha un sogno nel cassetto e nella valigia, già pronta sull’uscio per ogni evenienza: vivere di scrittura guardando il mare.

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