Respinto il progetto di UE e Greenpeace per creare in Antartide il più vasto santuario marino del Pianeta

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Respinto il progetto di UE e Greenpeace per creare in Antartide il più vasto santuario marino del Pianeta ultima modifica: 2018-11-06T15:05:17+01:00 da Alberto Pinto
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Amarezza e sconcerto in seguito alla decisione che ha bloccato il progetto riguardante la creazione in Antartide della più vasta area naturale protetta della Terra, promosso dall’Unione Europea e da Greenpeace.

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A stabilirlo la Commissione per la conservazione delle risorse marine dell’Antartide (Ccamlr). I membri di ventiquattro Paesi, tra cui l’Italia, si sono riuniti nei giorni scorsi ad Hobart, in Tasmania, per discutere sull’ambiziosa proposta formulata nel 2014, e che dal 2016 aveva incontrato buone possibilità per concretizzarsi.

Il veto alla realizzazione del piano è stato posto da Russia, Cina e Norvegia, nazioni che nella regione interessata svolgono un’intensa attività peschereccia. L’area da proteggere si sarebbe estesa per circa 1,8 milioni di chilometri quadrati e costituisce l’habitat di specie da salvaguardare, come balene blu, pinguini, balene orca, foche leopardo e il krill, fondamentale per la catena alimentare dell’intero ecosistema.

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Una zona cruciale che deve far fronte ad un rischio tutt’altro che astratto, nella cui economia la creazione di un’area protetta avrebbe influito positivamente nel contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. I mari attorno all’Antartide, infatti, assorbono quantità considerevoli di anidride carbonica dall’atmosfera.

Si trattava di un’opportunità storica per creare la più grande area protetta sulla Terra”, ha commentato Frida Bengston, attivista promotrice della campagna Protect the Antarctic di Greenpeace. “Proteggendo la fauna, affrontando il cambiamento climatico e migliorando la salute globale degli oceani”.

Realizzare un’area protetta marina in quella specifica zona del Pianeta avrebbe significato investire sulle sue risorse, da cui derivano circa tre quarti delle sostanze nutrienti utili a sostenere la vita nel resto degli oceani.

Delusione e preoccupazione per oltre due milioni di ambientalisti che, su scala globale, si sono mobilitati per supportare il progetto. Tra i più celebri, si erano mossi anche l’attore Javier Bardem, che al fianco di Greenpeace ha realizzato in Antartide un videoclip di sensibilizzazione, e il musicista Thom Yorke, che ha composto per la campagna il brano Hands Off the Antarctic.

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Nonostante la bocciatura, gli spiragli di speranza non si sono ancora del tutto esauriti. La Commissione, infatti, ha tenuto a precisare che i membri proseguiranno ugualmente a valutare la realizzazione dell’area protetta, il cui progetto sarà preso nuovamente in considerazione nell’ambito delle prossime riunioni.

È fondamentale continuare a battersi per la tutela dell’Antartide e delle altre aree naturali del mondo, la cui sopravvivenza è vitale per l’intero Pianeta. Occorre far sentire la propria voce allo scopo di indurre le istituzioni internazionali ad osservare il quadro generale e ad agire nell’interesse dell’ambiente e della vita.

 

 

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Beneventano, laureato in comunicazione audiovisiva. Appassionato di cinema, serie televisive, viaggi e di tutto ciò che è arte e comunicazione. Creativo, curioso e sognatore, ama immergersi nelle storie e scoprirne dettagli e sfaccettature. Per eHabitat scrive di musica e di cinema

1 Commento

  1. Si può far qualcosa di concreto per sostenere in prima persona il progetto (a parte diffondere la notizia sensibilizzando chi non ne era ancora a conoscenza)? Grazie

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