Funghi velenosi

Funghi velenosi: dal Bambino Gesù un vademecum per non correre rischi

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Funghi velenosi: dal Bambino Gesù un vademecum per non correre rischi ultima modifica: 2018-10-04T08:00:26+02:00 da Evelyn Baleani
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Ottobre è un mese d’oro per la raccolta dei funghi. I boschi pullulano di questi organismi vegetali, protagonisti di gustose ricette. Ma con l’abbondanza in natura dei funghi, crescono i casi di intossicazione e di avvelenamento, legati soprattutto all’aumento dei raccoglitori “fai-da-te”, che spesso li consumano senza sottoporli ai dovuti controlli.

Funghi velenosi: i rischi per la salute

I funghi velenosi contengono tossine nocive, che possono provocare danni di diversa entità all’organismo, conducendo nel peggiore dei casi alla morte. L’avvelenamento avviene di frequente per un errore di identificazione. Accade, cioè, che una specie tossica sia scambiata per una commestibile, a causa di una stretta somiglianza dal punto di vista della struttura e della forma.Funghi velenosiFortunatamente, la maggior parte delle intossicazioni si risolve con sintomi irrilevanti. Tuttavia, secondo il Poison Data System americano, in 39 casi all’anno le conseguenze sono gravi. Alcune tra le specie più pericolose, come l’Amanita phalloides, il Cortinarius orellanus e la Gyromitra esculenta, danno luogo a sintomi che si manifestano a distanza di molte ore dall’ingestione, precisamente dalle sei alle quarantotto ore, quando ormai il danno agli organi interni è già in atto. I più colpiti sono fegato e reni. Determinate tipologie di funghi possono scatenare gravi sintomi gastroenterici con possibili ripercussioni metaboliche o manifestazioni quali disorientamento e convulsioni.funghiPur essendo meno interessati dalle intossicazioni, i bambini corrono pericoli maggiori rispetto agli adulti. L’organismo dei piccoli, infatti, risulta più sensibile ai funghi e può, perciò, essere più facilmente danneggiato.

Dieci regole per mangiare i funghi in sicurezza

Per consentire un consumo di funghi senza rischi per la salute, il Centro Antiveleni dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha redatto un decalogo di regole pratiche. Come specificato dagli esperti:

  1. I funghi non devono essere raccolti se non si è in possesso del tesserino di autorizzazione;
  2. Tutti i funghi raccolti – e non acquistati – vanno sottoposti al controllo di commestibilità degli Ispettorati Micologici delle ASL, disponibili in tutto il territorio nazionale;
  3. Per la raccolta, è necessario utilizzare contenitori idonei e aerati come i cestini. Non vanno, invece, usate le buste di plastica;

    Funghi velenosi: il vademecum del Bambino Gesù per non correre rischi
    Copyright © Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
  4. Non si devono consumare i funghi raccolti lungo le strade o in luoghi che potrebbero essere contaminati, come industrie e campi agricoli;
  5. Non è vero che i funghi che crescono sugli alberi non sono tossici;
  6. I funghi devono essere consumati in quantità moderate;
  7. Occorre cuocerli sempre senza coperchio in modo da far evaporare le tossine termolabili;
  8. Nei funghi sott’olio si può sviluppare la tossina botulinica. È quindi importante fare attenzione alla conservazione;
  9. Non bisogna somministrare funghi ai bambini in età prescolare, per la loro immaturità digestiva verso questi alimenti;
  10. I funghi non vanno, infine, consumati in gravidanza.

Funghi velenosi: dal Bambino Gesù un vademecum per non correre rischi ultima modifica: 2018-10-04T08:00:26+02:00 da Evelyn Baleani
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Digital Specialist e Giornalista pubblicista. Si occupa di contenuti per i media (TV e Web) dal 2000. Dopo aver lavorato per alcuni anni in redazioni di società di produzione televisiva e Web Agency, ha deciso di spiccare il volo con un’attività tutta sua. Le sue più grandi passioni oltre l'ambiente? Il Web, la scrittura e la Spagna.

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