Transumanza Tour, un viaggio al ritmo di musica nell’Italia della nuova ruralità sostenibile

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Transumanza Tour, un viaggio al ritmo di musica nell’Italia della nuova ruralità sostenibile ultima modifica: 2018-02-06T08:00:11+01:00 da Alberto Pinto
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Tra agricoltura, musica e antichi saperi, si intrecciano le storie e le anime di chi ha trovato, in quella che molti considerano alternativa, l’unica via possibile per riconnettersi con la terra, con il suo ritmo lento e ancestrale, in un mondo che oggi corre veloce verso il miraggio del progresso e che finisce con l’annientare la natura, le tradizioni, le relazioni, la vita. Questo e molto altro è Transumanza Tour, originale e affascinante documentario diretto da Valerio Gnesini e distribuito da Lucio Basadonne, regista di Unlearning – La vita comincia alla fine della tua zona comfort.

-Transumanza-Tour-
Un viaggio controcorrente, alla scoperta di dimensioni rurali virtuose nell’Italia di oggi che, in contrapposizione ai modelli agricoli dominanti, portano avanti un progetto di decrescita innovativo e rispettoso
. Dalla Basilicata alla Liguria, Transumanza Tour segue il particolarissimo e personalissimo itinerario musical-contadino del trio folk Vito e le Orchestrine, le loro soste in sei fattorie dalla filosofia sostenibile e il loro incontro con i protagonisti di questa straordinaria rivoluzione agricola e culturale, che guarda al futuro memore di un passato semplice, genuino, intriso di saggezza e di conoscenza.

Tutt’altro che chiuse e fuori dal mondo, sono realtà aperte ed ospitali, pronte a trasmettere il loro spirito a chiunque voglia immergersi in un’esperienza di scambio, condivisione e armonia con la natura. È il caso dei woofer, lavoratori volontari nelle fattorie biologiche, uomini e donne provenienti da ogni parte del mondo che hanno deciso di abbracciare uno stile di vita meno frenetico, a stretto contatto con la terra e con i suoi doni, ma anche con l’impegno e le cure che essa richiede.

-Transumanza-Tour-

Durante il tour, Vito, Susanna e Arianna intercettano le storie di chi ha scelto di evadere dalla trappola del mondo moderno, fatto di paradigmi opprimenti, astrazioni, consumismo, scrivanie e automobili ferme nel traffico. Attraverso il lavoro quotidiano e il rapporto umano con chi la terra la lavora da sempre, si tratta di riscoprire il valore dell’essenziale, il piacere di vivere in simbiosi con la natura, ma anche l’equilibrio di un’esistenza lenta, in cui i risultati si ottengono con tempo, sudore e dedizione.

Transumanza Tour è un dialogo piacevole e illuminante con queste realtà, diverse tra loro, ma unite nel sogno di una grande comunità globale sostenibile, di una strada alternativa che possa costituire la normalità per il bene dell’ambiente e delle sue creature. Tra tecniche di agricoltura e pastorizia sostenibile, brillanti espedienti per ottenere il massimo senza nuocere alla natura e buone pratiche come il km 0 o il rifiuto di tecnologie e pesticidi, il documentario di Valerio Gnesini non manca di indagare su ciò che significa oggi dedicarsi ad un’agricoltura rispettosa, districandosi tra burocrazia e difficoltà, scegliendo di rallentare nell’interesse dell’ambiente e di puntare tutto sull’esperienza, sulla genuinità e sulle relazioni umane.

Una cifra che ritroviamo anche nello stile di Vito e le Orchestrine che, concerto dopo concerto, fattoria dopo fattoria, arricchiscono il loro repertorio personale e artistico con le emozioni, gli incontri e le esperienze del proprio vissuto. Dai loro testi, così come dalle chiacchierate catturate dalla cinepresa, emergono riflessioni su temi importanti e grande consapevolezza della realtà al di là dello steccato, dove la cosiddetta civiltà moderna sta strappando risorse e futuro alle generazioni che verranno.

-Transumanza-Tour-Scena-
Con raffinato gusto estetico e cura dei dettagli, le immagini di Transumanza Tour ci accolgono nel calore di un mondo che può apparire lontano dalla modernità, ma che di fatto ha le antenne più che mai puntate su di essa e sull’avvenire. È un mondo che invita a fermarci e a ripensare i modelli su cui abbiamo basato la nostra società, modelli a cui siamo ormai ancorati e da cui siamo pericolosamente dipendenti.

Con queste consapevolezze si conclude il tour di Vito e le Orchestrine, ma il viaggio di Transumanza Tour continua nelle sale cinematografiche, per permettere al maggior numero di spettatori possibile di entrare in contatto con queste diverse culture, anche solo attraverso il grande schermo, ed osservare le cose da punti di vista differenti.

Lunedì 12 febbraio 2018, alle ore 20:45, Transumanza Tour sarà in proiezione al Cinema Esedra di Torino. A presentare il documentario, che ha partecipato alla 20esima edizione del Festival CinemAmbiente, ci sarà il direttore di eHabitat Eleonora Anello, che dialogherà con il regista Valerio Gnesini.

Transumanza Tour, un viaggio al ritmo di musica nell’Italia della nuova ruralità sostenibile ultima modifica: 2018-02-06T08:00:11+01:00 da Alberto Pinto
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Beneventano, laureato in comunicazione audiovisiva. Appassionato di cinema, serie televisive, viaggi e di tutto ciò che è arte e comunicazione. Creativo, curioso e sognatore, ama immergersi nelle storie e scoprirne dettagli e sfaccettature. Per eHabitat scrive di musica e di cinema

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