Thom Yorke, la musica dei Radiohead e il suo stretto legame con l’attivismo ambientale

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Thom Yorke, la musica dei Radiohead e il suo stretto legame con l’attivismo ambientale ultima modifica: 2018-01-27T08:00:51+01:00 da Alberto Pinto
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È uno dei cantautori e musicisti più iconici della scena internazionale, nonché voce dei Radiohead, band alternative rock di origini britanniche che nel mondo ha venduto decine di milioni di dischi e portato al successo brani intramontabili come “Creep” e “Karma Police”. Si tratta di Thom Yorke, una delle prime personalità del mondo della musica ad aver portato avanti importanti battaglie finalizzate alla tutela dell’ambiente, fortificando in modo determinante il legame tra arte e attivismo.

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Capire cosa poter fare per il pianeta e mettere in pratica i risultati della propria ricerca
. Si può riassumere così la sfida che Thom Yorke ha sempre cercato di vincere, sul palco e non solo. Non è un caso che i Radiohead sono stati in questo senso dei veri e propri apripista. A cavallo tra gli anni 2000 e gli anni 2010, la band ha contribuito a dare la spinta alla tendenza che ha portato al passaggio alla musica digitale, con l’intento primario di ridurre le emissioni e gli imballaggi implicati dalla produzione e dalla fruizione tradizionale della musica.

Proprio la musica, con la sua bellezza eterea e il suo potere evocativo, può avere un grande impatto sull’ambiente, soprattutto quando si declina nell’ambito di eventi musicali live, i quali comportano un enorme dispendio di energia, consumi consistenti e spostamenti di artisti, strumentazioni e partecipanti. Sono aspetti che da molto tempo colpiscono l’attenzione di Thom Yorke e della sua band che, sempre negli anni 2000, ha cominciato a commissionare delle ricerche per capire quali fossero le principali cause dell’impatto ambientale dei suoi concerti e, di conseguenza, il modo migliore per scongiurarle.

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Da qui una serie di iniziative e di buone pratiche indagate e perfezionate negli anni per rendere le performance dal vivo delle esperienze sempre più ecosostenibili. Dall’utilizzo di luci al led a basso consumo di energia alla diffusione di imballaggi riciclabili nei punti vendita ospitati dagli eventi. Dalla scelta di location più adeguate alla stipulazione di convenzioni per permettere ai fan di prediligere i mezzi pubblici. Non mancano appelli diretti e incentivi per incoraggiare la condivisione delle automobili e altre buone pratiche che riguardano il trasporto, il maggior elemento ad incidere sull’ambiente nell’ambito di un evento musicale.

Non solo gli artisti, dunque. La filosofia di Tom Yorke e dei Radiohead è quella di spingere il pubblico stesso ad interrogarsi sulla possibilità di dare il proprio contribuito prezioso alla causa ambientale. Proprio con questo spirito, nel 2012 il gruppo ha aderito alla campagna Save the Arctic promossa da Greenpeace. Per l’occasione, le tappe del loro tour registrarono la presenza di un finto orso polare che si spostava tra il pubblico, per sensibilizzare i fan sulla drammatica corsa al petrolio nella regione artica e sui danni provocati alla fauna.

Oltre ad essere in prima linea nella lotta al cambiamento climatico, Tom Yorke è da molti anni un vegetariano convinto. Il cantautore ha spesso condiviso la sua testimonianza, come accaduto in occasione della sua partecipazione al progetto “Eat This!” di Animal Aid. “La società ritiene che sia necessario creare un livello di sofferenza tale da indurre le persone a mangiare cibo di cui non hanno bisogno”, ha dichiarato Yorke riguardo al consumo di carne. “Dovreste almeno essere consapevoli di quello che fate, invece di dare per scontato che in quanto esseri umani sia un vostro diritto farlo”.

L’amore per l’ambiente e la preoccupazione per il suo destino non possono che trovare collocazione anche nella straordinaria discografia dei Radiohead. Sono diversi i brani della storica band che evocano il tema dell’ambientalismo, da “Fake Plastic Trees” a “Polyethylene (Parts 1 & 2)”, passando per “The Numbers”.

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Il brano simbolo, in questo senso, resta però la bellissima “Idioteque”, pezzo cult del 2000 inciso nell’album “Kid A”. “L’era glaciale sta arrivando”, racconta il testo. “Non stiamo facendo allarmismi, è quello che sta succedendo davvero”.  “Idioteque” rappresenta così la condizione apocalittica di un mondo regnato dall’idiozia che si trova a fare i conti con una fine sempre più imminente e sempre meno eludibile, un epilogo drammatico che nessuno ha saputo sventare.

Nel loro percorso di vita, così come nella loro musica, Thom Yorke e i Radiohead continuano a portare avanti un impegno ambientalista schietto, serio, sentito e volto al continuo miglioramento. Uomini e artisti sempre pronti ad esplorare nuove modalità per preservare il futuro del nostro pianeta, per trasformare il proprio agire in azione.

Thom Yorke, la musica dei Radiohead e il suo stretto legame con l’attivismo ambientale ultima modifica: 2018-01-27T08:00:51+01:00 da Alberto Pinto
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Beneventano, laureato in comunicazione audiovisiva. Appassionato di cinema, serie televisive, viaggi e di tutto ciò che è arte e comunicazione. Creativo, curioso e sognatore, ama immergersi nelle storie e scoprirne dettagli e sfaccettature. Per eHabitat scrive di musica e di cinema

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