La Street Art di David Zinn: come riqualificare gli spazi urbani con tanta creatività e pochi mezzi

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La Street Art di David Zinn: come riqualificare gli spazi urbani con tanta creatività e pochi mezzi ultima modifica: 2017-10-20T08:00:45+02:00 da Daniela Zora
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Per le strade del Michigan spuntano qui e là simpatiche figure. Si tratta per lo più di topolini, ma ci sono anche simpatici alieni, animali di ogni specie e adorabili mostriciattoli.

Tutti creati da un artista originale che ha l’intento sì di abbellire il contesto urbano, ma anche di mitigare l’eccessiva cementificazione delle città con un tono brioso.

Street Art: scoiattolino si nasconde tra le foglie - Photo: David Zinn
Scoiattolino si nasconde tra le foglie – Photo: David Zinn

David Zinn, è un artista autodidatta, ma con una vena creativa che già propendeva per la scrittura e le lingue. Laureatosi, infatti, presso il Residential College dell’Università del Michigan, ha in seguito insegnato scrittura creativa, pittura scenica e diretto alcune opere di Gilbert & Sullivan.

Nel corso della sua carriera artistica, cominciata nel 1987, ha anche prodotto audiolibri ed ha partecipato a due spettacoli radiofonici per bambini: The Rug Rat Revue su WCBN-FM e The Mud Pie Café alla Michigan Radio.

Nel 2001, fanno la prima apparizione sui marciapiedi di Ann Arbor, i suoi divertenti personaggi che narrano ministorie, ormai conosciutissimi e molto apprezzati da grandi e piccini.

Da allora sono stati avvistati anche nella metropolitana di Manhattan, in Svezia, presso alcune vie di Taiwan e persino nel deserto di Sonora.

Alcuni esempi di spazi urbani reinventati da David Zinn
Alcuni esempi di spazi urbani reinventati da David Zinn

Improvvisazione e riuso

La Street Art di David Zinn è un’arte temporanea. Infatti, le sue opere sono frutto del suo estro spontaneo, ma soprattutto, di improvvisazione. Non poteva essere diversamente visto che David per i suoi disegni si lascia ispirare dagli oggetti ritrovati per strada sul momento, dalle ambientazioni che più lo suggestionano e perché solitamente si serve di materiali semplici, come gessetti colorati e carbone, in luoghi spesso esposti alle intemperie.

La sua creatività però non ha confini: ha saputo cogliere ispirazione dagli angoli più monotoni e, talvolta, abbandonati della città, per arricchirli di piccoli e spiritosi particolari.

Alcune crepe diventano tane per animaletti, strapiombi o scie di barchette
Alcune crepe diventano tane per animaletti, strapiombi o scie di barchette

Ecco allora che una crepa nell’asfalto diventa la scia della barchetta di un topolino, o un pezzo di intonaco staccato da un muro diviene la sua piccola tana da cui guardare le anatre nel fiume.

Ormai noti a suoi fan, in particolare due soggetti: l’alieno Sluggo, anche giardiniere ambientalista, e la tenera maialina Philomena, il cui nasino Zinn l’ha ricavato da due fori presenti in un gradino.

Philomena - Photo: David Zinn
Philomena – Photo: David Zinn

Riqualificare lasciandosi guidare da quel che si trova

Nessun luogo è abbastanza brutto da poter essere abbandonato o per non attirare la sua attenzione, anzi: laddove scova trascuratezza, lui va ad aggiungere colore e bellezza e un pizzico di allegria.

Un’innovativa arte urbana che valorizza gli spazi verdi – anche minimi – come nel caso di alcuni ciuffetti d’erba che spuntano dai marciapiedi trasformati in bizzarre chiome di folletti e draghetti o in folto pelo sulla schiena di un troll. Alcuni paletti dissuasori diventano eccentrici cappelli o il matitone di un fantasioso drago dall’aspetto felino.

Ciuffi d'erba si trasformano in barba e capelli di folletti Photo: David Zinn
Ciuffi d’erba si trasformano in barba e capelli di folletti
Photo: David Zinn

Anche le stagioni e i suoi elementi sono fonte di ispirazione per David: la primavera coi suoi fiori, l’autunno, che sparge in giro le foglie e la neve d’inverno forniscono mille scenografie con cui dispiegare le sue idee curiose.

L’autunno la fa da padrone perché, quando le foglie cadono dagli alberi, i loro colori e le loro forme si prestano perfettamente al genio creativo della ribattezzata “Zinnart”: timidi roditori spuntano da dietro una pila di foglie secche, Sluggo passa il rastrello per tenere pulite le strade o si tuffa giocosamente sul fogliame; Philomena spunta da una nuvola di foglie per guardare il cielo, una foglia d’acero si trasforma in fiamma che esce dalle fauci di un tenero draghetto intento ad accendere un cerino (altra foglia) tra le mani di un topino. E poi pesci che navigano in un “mare di foglie”, topolini che sfruttano la conformazione delle foglie per farne leggere barchette.

Le foglie diventano fiamme con David Zinn - Photo: David Zinn
Le foglie diventano fiamme con David Zinn – Photo: David Zinn

Saper donare il senso di una nuova prospettiva

Buona parte dei disegni va vista secondo una precisa angolazione, altrimenti perderebbe forma e significato. E’ il caso soprattutto delle scenette dipinte a terra, come quella del robottino, di cui Zinn fornisce anche chiarificanti video sulla sua pagina Facebook.

robottino zinn
Photo: David Zinn

Davvero un’ottima idea di riqualificazione urbana, frutto dell’inventiva di un artista che attraverso la sua Clark Art riporta all’infanzia, soppiantando la monotonia della città con l’allegria dei colori e la magia delle fiabe.

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Sensibile e curiosa per natura, animalista e attratta dalle tematiche ecologiche fin dall'infanzia. A 16 anni diventa vegetariana. Si definisce "un'appassionata" perchè mette tutta se stessa nelle cose di cui si occupa e non riesce a restare indifferente a nulla. Laureata in Scienze dell'Educazione, sempre attenta ai più piccoli e al più delicato degli esseri viventi, adora la natura, ama leggere libri in mezzo al verde e ha la valigia sempre pronta per qualche viaggio (anche immaginario). La scrittura è il suo rifugio, tratta e dialoga con le parole come fossero amiche. Con questa collaborazione raggiunge uno dei suoi piccoli grandi sogni: scrivere per un giornale!

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