Foreste rase al suolo per produrre fazzoletti e carta igienica

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Foreste rase al suolo per produrre fazzoletti e carta igienica ultima modifica: 2017-10-02T08:00:34+02:00 da Valentina Tibaldi
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Alberi senza tempo sacrificati all’industria dell’usa e getta. Patriarchi maestosi, forgiati dalla natura durante i secoli, piegati ai ritmi rapidissimi di uomini che non conoscono rispetto. E che li usano- letteralmente- per soffiarsi il naso.

foreste boreali

Il recente rapporto di Greenpeace “Wiping Away the Boreal”, parla forte e chiaro. Consistenti aree della Grande Foresta del Nord vengono distrutte per ricavare la polpa di cellulosa necessaria a produrre fazzoletti, carta igienica, tovaglioli di carta e asciugatutto. Il risultato? Si stanno inesorabilmente spazzando via le foreste boreali di Svezia, Finlandia e Russia.

Wiping Away the Boreal, le foreste boreali rischiano di essere spazzate via

Nel mirino dell’associazione ambientalista c’è Essity, principale produttore di questi articoli in Europa e secondo nel mondo, che comprende marchi come Tempo, Lotus, Cushelle, Colhogar ed Edet. Essity vive un periodo di particolare fortuna, posto che il settore del tissue rappresenta attualmente un mercato in espansione.

foreste report greenpeace

Nella sola Italia, il consumo pro capite di fazzoletti, carta igienica, asciugatutto e tovaglioli nel 2016 è stato di 9 chilogrammi all’anno.

Un vero e proprio trionfo del monouso, il cui l’aspetto distruttivo altro non è che un effetto collaterale, forse spiacevole ma, a quanto pare, trascurabile. Peccato che l’ecosistema forestale boreale rappresenti quasi un terzo delle foreste rimaste sulla Terra. Peccato d’altro canto che, con le sue vaste torbiere e il suo permafrost, essa rappresenti il più grande deposito di carbonio al mondo, indispensabile nella lotta al cambiamento climatico. E peccato ancora che queste zone siano l’habitat di specie in pericolo d’estinzione, come il lupo grigio e la lince.

Grande Foresta del Nord, servono più tutele

Eppure, nonostante l’indiscusso, inestimabile valore, soltanto il 3% della Grande Foresta del Nord è al momento protetto. Ne consegue la possibilità di perpetrare azioni capaci di lederne l’equilibrio. Ad esempio, l’abbattimento di alberi in aree ad Alto Valore di Conservazione ad opera di SCA, azienda appartenente allo stesso gruppo di Essity.

foreste legno

“Wiping Away the Boreal” dimostra come Essity acquisti da SCA della polpa di cellulosa derivante, appunto, da aree di foresta boreale ad Alto Valore di Conservazione, incluse le foreste vergini. Gli alberi tagliati, inoltre, sono sostituiti da piantagioni di Pinus contorta, specie arborea non autoctona. Da un lato, essa complica l’approvvigionamento di cibo per le renne. Dall’altro, mette a rischio la vita del popolo Sami, la cui sussistenza è basata proprio sul pascolo di questi animali.

Non possiamo permettere che foreste ad Alto Valore di Conservazione, incluse le foreste vergini, vengano rase al suolo per produrre prodotti monouso” ha dichiarato Martina Borghi, responsabile della campagna Foreste di Greenpeace Italia.Essity è tra i leader nella produzione di tissue e deve assumere la leadership anche nella lotta per salvare la Grande Foresta del Nord. Chiediamo quindi ad Essity di eliminare dalla propria filiera i fornitori coinvolti nella distruzione di aree importanti della corona verde del nostro Pianeta, assicurando in questo modo anche il rispetto dei diritti dei Popoli Indigeni“.

foreste indigeni

L’iniziativa ricorda la campagna Kleercut, portata avanti dalla stessa Greenpeace contro Kimberly Clark, gigante della carta accusato nel 2004 di utilizzare fibra vergine proveniente dalle foreste boreali canadesi. Quella volta la battaglia, durata fino al 2009, si era conclusa bene, con un accordo epocale fra le parti e l’impegno del colosso a raggiungere ambiziosi obiettivi di sostenibilità. Come finirà questa volta? Auguriamoci, per gli alberi della Grande Foresta del Nord, un destino che vada al di là di un cestino della cartastraccia.

Immagini @Greenpeace

Foreste rase al suolo per produrre fazzoletti e carta igienica ultima modifica: 2017-10-02T08:00:34+02:00 da Valentina Tibaldi
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Lettrice accanita e scrittrice compulsiva, trova in campo ambientale il giusto habitat per dare libero sfogo alla sua ingombrante vena idealista. Sulla carta è laureata in Lingue e specializzata in Comunicazione per la Sostenibilità, nella vita quotidiana è una rompiscatole universalmente riconosciuta in materia di buone pratiche ed etica ambientale. Ha un sogno nel cassetto e nella valigia, già pronta sull’uscio per ogni evenienza: vivere di scrittura guardando il mare.

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