Endless Chorus, la campagna social a colpi di prank che invita i ragazzi a riciclare il vetro

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Endless Chorus, la campagna social a colpi di prank che invita i ragazzi a riciclare il vetro ultima modifica: 2017-09-09T08:30:11+02:00 da Alberto Pinto
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Un modo alternativo e divertente per invogliare i giovanissimi ad utilizzare e a riciclare il packaging in vetro. Così Endless Chorus, la campagna social di Friends of Glass, ha scelto di unire la comunicazione verde al linguaggio degli esperimenti sociali e del prank, tanto amati dai millenials e di facile fruizione sul web.

Endless Chorus
Il riciclo del vetro diventa virale grazie alle bottiglie parlanti e cantanti, protagoniste di una serie di simpatiche candid camera che hanno lo scopo di informare i consumatori più giovani, e non solo, sulle virtù di un materiale amico dell’ambiente. Il vetro, infatti, è un imballaggio facile da riutilizzare e che si presta a vivere diverse vite.

Endless Chorus lo ricorda in una maniera esilarante, creativa e del tutto originale, sia alle “vittime” dello scherzo che agli internauti, spettatori esigenti da conquistare con messaggi immediati, brillanti ed efficaci.

Il prank è tanto semplice quanto geniale. Sugli scaffali di un’enoteca francese, tra le corsie di un supermercato italiano o sul bancone di un bar in Belgio, a tutti noi capita di incontrare bottiglie e barattoli. Cosa accadrebbe, però, se tali imballaggi cominciassero a conversare, a scherzare o addirittura a cantare sotto gli occhi degli ignari acquirenti? In questo caso, le simpatiche bottiglie ricordano loro i vantaggi e la convenienza che derivano dall’utilizzo del vetro.

Una scena tratta da uno dei prank
Una scena tratta da uno dei prank

Uno dei video più riusciti della campagna Endless Chorus è proprio quello che vede protagoniste le bottiglie cantanti. A prendervi parte è la band danese The Bottle Boys, insieme al rapper britannico Doc Brown, che prestano la loro voce ai più disparati contenitori di vetro canterini, pronti a reinterpretare in chiave green i testi di intramontabili successi di vari decenni musicali.

Da “When the Saints Go Marchin’ In” di Louis Armstrong a “Downtown” di Petula Clark, passando per “Jungle Boogie” dei Kool And The Gang, le bottiglie iniziano a raccontare a ritmo di musica la loro storia di riutilizzo e di riciclo. Canzoni riadattate che parlano a loro volta di contenitori riadattati per un nuovo uso.

I Bottle Boys
I Bottle Boys

La presenza dei The Bottle Boys nella candid è tutt’altro che casuale. La talentuosa band, infatti, è molto conosciuta sul web per le imperdibili cover di brani famosi realizzate suonando esclusivamente bottiglie di vetro, come se fossero strumenti a fiato o a percussione. Nel loro repertorio figurano pezzi come “Billie Jean” di Michael Jackson, “Gangnam Style”, “Call Me Maybe” e la hit di quest’estate “Despacito”.

Friends of Glass si batte per promuovere i vantaggi del vetro ed includerlo in stili di vita più sostenibili, in quanto unico materiale di imballaggio al 100% inerte e riciclabile. Con la campagna Endless Chorus, diffusa in tutta Europa,  la community si è avvalsa della partecipazione di numerose celebrità che hanno prestato la loro voce per una giusta causa. Il prank girato in un supermarket italiano, ad esempio, ha visto protagonista l’attore Diego Abatantuono.

Con un messaggio fresco, intelligente e al passo con i tempi, Endless Chorus ha trovato la chiave giusta per catturare l’attenzione dei più giovani su un tema di grande rilievo per l’ambiente, come il ricorso a materiali di imballaggio sostenibili e riutilizzabili. Cambia la musica, cambia il modo di comunicare, ma il rispetto per l’ambiente non passa mai di moda.

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Beneventano, laureato in comunicazione audiovisiva. Appassionato di cinema, serie televisive, viaggi e di tutto ciò che è arte e comunicazione. Creativo, curioso e sognatore, ama immergersi nelle storie e scoprirne dettagli e sfaccettature. Per eHabitat scrive di musica e di cinema

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