MACRI

In mostra i crimini contro l’ambiente: a Roma inaugura il Museo Ambiente e Crimine

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In mostra i crimini contro l’ambiente: a Roma inaugura il Museo Ambiente e Crimine ultima modifica: 2017-07-20T08:00:34+02:00 da Mariangela Campo
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Il 7 luglio 2017 è stato inaugurato il MACRI, il Museo Ambiente e Crimine, una nuova sezione della struttura museale del Bioparco di Roma, intitolato a Danilo Mainardi, scienziato, scrittore e divulgatore scientifico scomparso di recente, per il fondamentale contributo portato allo studio del comportamento degli animali in relazione all’ambiente, naturale o artificiale, in cui vivono.

L’obiettivo del MACRI è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo agli ecoreati, cioè a proposito di quei reati che danneggiano il patrimonio ambientale, di quelli compiuti nei confronti delle specie protette, di quelli commessi nell’ambito del settore agroalimentare.

MACRI
Il Museo Ambiente e Crimine è unico nel suo genere in tutta Europa

La criminalità ambientale in Italia

Sul dossier di Legambiente intitolato Ecomafia 2017, si legge che nell’anno 2016 sono stati 25.889 i reati ambientali accertati su tutto il territorio nazionale. La Lombardia e il Lazio sono state le regioni più colpite dalla corruzione.

Sono calati i reati contro gli animali e quelli relativi al commercio illegale del cemento rispetto al 2015, mentre sono aumentati quelli del ciclo illegale dei rifiuti e gli incendi che hanno devastato più di 27.000 ettari di terreni boschivi. Nell’ambito dell’abusivismo, sono state circa 17mila le nuove costruzioni fuorilegge.

Inoltre, nel 2017, il CUTFAA (Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare) ha eseguito in Italia circa 234.800 controlli che hanno riguardato le aree protette, le discariche, il settore dell’agroalimentare, intervenendo per reati quali il bracconaggio, il commercio di specie in via di estinzione, il maltrattamento degli animali negli zoo e nei circhi, la caccia, gli incendi dolosi.

Museo Ambiente e Crimine
Il crimine ambientale in Italia è il terzo dopo la droga e le armi

Il MACRI in dettaglio

Il MACRI si sviluppa su 400 metri quadrati e in esso sono stati ricreati numerosi habitat che rappresentano i fenomeni criminali e i danni prodotti sull’ambiente. Il percorso è dotato di pannelli in italiano e in inglese che offrono una spiegazione per ogni tema, arricchita da dati e curiosità.

Per esempio, nell’area dedicata all’inquinamento ambientale e agli incendi sono presenti esemplari vivi di avocette, uccelli dal becco all’insù, vittime dell’inquinamento delle zone umide, e testuggini marginate, rappresentanti di tutti gli animali vittime degli incendi boschivi.

Nella struttura si trovano anche le teche espositive dedicate alla CITES (la Convenzione di Washington che regola il commercio internazionale di specie di flora e fauna in via di estinzione) che contengono alcuni esemplari imbalsamati, parti e prodotti derivati, confiscati e custoditi dal Servizio CITES dei Carabinieri Forestali, esposti e mostrati al pubblico per la prima volta.

Questi reperti provengono dalle operazioni di polizia giudiziaria eseguite dal personale del CITES negli ultimi venti anni, su territorio nazionale e internazionale: si tratta soprattutto di traffico illegale di avorio, pelli e pellicce, medicine e conchiglie.

Altre teche sono dedicate al bracconaggio, al maltrattamento animale, alle agromafie, agli inquinamenti, alla sicurezza in montagna, e contengono gli strumenti di cattura più utilizzati nella caccia illegale.

Altre ancora espongono gli strumenti attraverso cui è possibile individuare il punto di innesco di un incendio boschivo, e quelli per individuare le specie protette.

Il MACRI segue l’orario di apertura del Bioparco e l’ingresso è incluso nel costo del biglietto.

MACRI
L’obiettivo del museo è di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo agli ecoreati partendo dall’educazione ambientale e civica dei bambini

Partire dai bambini per educare al rispetto dell’ambiente

Queste le parole del ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Maurizio Martina: «Sono grato all’Arma dei Carabinieri e al Bioparco per il lavoro fatto, in particolare per l’intitolazione a Mainardi, figura straordinaria per il Paese da cui ho imparato molto. Il passo di oggi (7/07/17, giorno dell’inaugurazione ndr) dimostra come l’Italia, soprattutto sul versante educativo, può fare tantissimo, e questa frontiera dell’educazione ambientale e della biodiversità al patrimonio straordinario che abbiamo è fondamentale. È uno dei temi di cittadinanza che ci giocheremo da qui ai prossimi anni, basti pensare all’attenzione che i cittadini hanno sulla discussione riguardo ai cambiamenti climatici per capire che parliamo di temi di straordinaria attualità. Dobbiamo far capire sempre di più che la biodiversità di cui disponiamo è una grande responsabilità per tutti e, come dimostra l’accorpamento della Guardia Forestale con i Carabinieri, anche lo Stato e le istituzioni si devono evolvere nelle professionalità».

Come ha ricordato il presidente della Fondazione Bioparco di Roma Federico Coccìa, il crimine ambientale in Italia è il terzo dopo la droga e le armi.

 

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In mostra i crimini contro l’ambiente: a Roma inaugura il Museo Ambiente e Crimine ultima modifica: 2017-07-20T08:00:34+02:00 da Mariangela Campo

Classe 1981, siciliana di origini e lombarda di adozione. È giornalista pubblicista, scrive per diverse testate online, svolge dei laboratori di giornalismo digitale nelle scuole medie ed elementari. Ha due bambini che le hanno insegnato a vivere green e a voler diffondere le buone pratiche della sostenibilità ovunque, soprattutto attraverso la scrittura. Ha studiato lettere, specializzandosi in scienze linguistiche italiane, perché è sempre stata convinta che solo imparando a parlare e a scrivere correttamente si possono diffondere messaggi che non si fraintendano. Ama leggere storie ai suoi figli e scovare sempre nuovi libri.

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