La casa è il mondo privato di ognuno, uno spazio in cui si possono lasciare le cose brutte fuori dalla porta. Ma se fosse anche la nostra abitazione a contribuire al riscaldamento globale con tutti i problemi che ne derivano?
In Italia purtroppo vi è ancora un ingente spreco energetico causato dalla bassa qualità degli immobili e, nonostante gli incentivi, sembra essere in costante crescita contribuendo a un aumento dei consumi di circa il 40% (dati pubblicati da ENEA). Urge dunque un miglioramento della qualità degli edifici, soprattutto se si considera l’ottimo potenziale tecnico di risparmio che ad oggi è sfruttato in minima parte.
Il bando Habitami 2017 muove proprio in questa direzione.
Aperto a fine febbraio e con scadenza il 30 giugno 2017 intende selezionare 100 edifici, a uso residenziale e pubblico su tutto il territorio nazionale, e riqualificarne a costo zero l’aspetto energetico.
Saranno valutati criteri quali: l’ubicazione dell’immobile, la classe energetica attuale, la disponibilità a garantire il valore dell’investimento e non solo. Tutti i dettagli sul sito Habitami.com.
Il bando si inserisce all’interno del Progetto Habitami, un coordinamento creato da Tabula Rasa Srl, agenzia di green marketing e comunicazione ambientale che si pone come soggetto terzo per favorire l’incontro fra domanda e offerta di servizi energetici integrati e realizzare lavori di riqualificazione energetica.
L’obiettivo, infatti, è quello di promuovere e garantire interventi per la riqualificazione energetica integrata di edifici pubblici e privati promuovendo comportamenti di consumo responsabile da parte dei cittadini.
In che modo? Aumentando l’efficienza attraverso l’uso di fonti rinnovabili, la riduzione delle dispersioni degli edifici.
La realizzazione dei lavori di riqualificazione deve seguire il “Protocollo di Rete Habitami” e si avvale dell’Habitami Network, una rete di oltre 100 operatori tra EGE – Auditor Energetici – Tecnici professionisti, imprese edili e impiantistiche e aziende produttrici di materiali, impianti e tecnologie innovative.
Se vogliamo essere davvero parte del cambiamento necessario per rispettare l’Accordo di Parigi è giusto iniziare proprio dalla nostra casa e il progetto Habitami potrebbe essere il primo passo verso il futuro che vogliamo.
