Il tartufo bianco di Alba si colora di verde

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Il tartufo bianco di Alba si colora di verde ultima modifica: 2016-09-02T08:00:08+02:00 da Alessandra Cavone
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Grande slancio green per  l’86° edizione della Fiera del Tartufo Bianco di Alba, che si terrà nell’omonima città dall’8 ottobre al 27 novembre. A partire dall’icona scelta per rappresentare l’edizione di quest’anno: l’albero, simbolo del rapporto tra natura e tartufo, ma anche dell’impegno a rispettare l’ambiente naturale in cui l’uomo vive e dal quale trae i frutti del suo sostentamento.

Tartufi

Quelle messe in campo non saranno azioni di sostenibilità mordi e fuggi, al contrario si preannuncia l’avvio di un percorso pluriennale che vedrà all’opera professionisti del settore, enti di ricerca e associazioni, con obiettivi graduali ma destinati ad aumentare nel tempo in ottica circular economy.

Verrà svolta una ricerca sui materiali e sui prodotti utilizzati in fiera al fine di prediligere quelli riutilizzabili o riciclabili; la raccolta differenziata sarà d’obbligo, ma quel che è più importante è che riguarderà tutta la filiera territoriale e i materiali immessi al consumo durante l’evento: per questo verranno inoltre reclutati degli ecovolontari che forniranno le informazioni necessarie per aiutare sia gli operatori che i visitatori alla corretta differenziazione.

mercato mondiale del tartufo

Il fatto che un sistema fieristico internazionale e di pregio come quello del Tartufo Bianco di Alba, una delle 12 fiere riconosciute dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali tra le principali manifestazioni nazionali, rifletta sul suo impatto ambientale non può che essere un segnale positivo e una bella vetrina verso tutto il mondo. I flussi turistici nazionali e dall’estero saranno come sempre molto importanti, come saranno numerose le amministrazioni pubbliche, gli enti, le associazioni, le aziende e i privati coinvolti.

L’intento sarà quello di impegnare tutti verso l’obiettivo impatto zero della manifestazione, come ci spiega Liliana Allena, presidente Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba: “L’attenzione verso il nostro territorio e la tutela dell’ambiente dove nasce il “Re dei funghi”, unico al mondo per caratteristiche geologiche e pedoclimatiche, è diventata una priorità della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, che ogni anno chiama sulle colline delle Langhe oltre 500 mila persone, molte delle quali nella cittadina di Alba. L’ecosistema del Tartufo non è minacciato solo dal turismo, ma anche dalla crescente antropizzazione. L’impegno per una manifestazione più verde è un segnale forte e necessario per tutto il territorio, con l’obbiettivo concreto di iniziare un percorso pluriennale di riduzione dell’impatto ambientale della Fiera. La nostra sfida è certamente quella di ridurre i rifiuti, compensare le emissioni di anidride carbonica, aumentare la raccolta differenziata. Ma soprattutto modificare radicalmente le abitudini dei moltissimi attori della kermesse a partire dai visitatori e dai turisti, fino agli espositori, i venditori, gli enti e le associazioni coinvolte. Il Tartufo Bianco d’Alba è il paesaggio in cui cresce, fatto di alberi e luoghi incontaminati: ridurre il nostro impatto sull’ambiente significa salvare l’«oro della terra» e far sì che il suo fascino continui ad essere il portabandiera dei valori e delle eccellenze per cui le colline di Langhe e Roero sono famose nel mondo“.

Alba Truffle show

Tra le novità green si aggiunge la prima raccolta crowdfunding “Breathe the truffle” per la tutela e il ripopolamento arboricolo di alcune tartufaie a rischio tra Langhe e Roero, minacciate dalla crescente antropizzazione, dal disboscamento selvaggio e dall’inquinamento. I ricavati andranno a finanziare l’acquisto di piante, alberi o interventi di ripristino e a seconda della somma versata, il sostenitore della campagna riceverà differenti premi in cambio, come ad esempio un’esperienza sensoriale in tartufaia.

Il tartufo bianco di Alba sarà protagonista, inoltre, della candidatura UNESCO a patrimonio immateriale dell’umanità per la tutela della “Cultura del Tartufo”. Sì, perché anche i saperi sono a rischio di estinzione e quelli legati al “re dei funghi” fanno parte delle tradizioni e dell’identità del territorio piemontese, grazie alle quali si è sviluppata una ricca tradizione enogastronomica riconosciuta in tutto il mondo.

Non resta che preparare i vostri nasi e stare attenti a lasciare impronte leggere.

Il tartufo bianco di Alba si colora di verde ultima modifica: 2016-09-02T08:00:08+02:00 da Alessandra Cavone
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Il tartufo bianco di Alba si colora di verde ultima modifica: 2016-09-02T08:00:08+02:00 da Alessandra Cavone

Ha fatto della sua passione per l'ambiente un lavoro. E' consulente per enti pubblici e aziende che aiuta nella riduzione dell'impatto ambientale e nelle strategie di sostenibilità. Lotta ogni giorno per il risveglio degli "uomini pigri" armata di piccoli gesti gentili. La potete incrociare per le strade dritte di Torino in sella alla sua bici verde a caccia di storie da raccontare, se non sta viaggiando o ballando...

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