Upcycling ed edilizia: ecco la prima yurta costruita con sci di scarto

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Upcycling ed edilizia: ecco la prima yurta costruita con sci di scarto ultima modifica: 2016-01-26T08:00:29+01:00 da Valeria Rocca
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Regalare una seconda vita agli scarti migliorandoli: è questa la filosofia alla base dell’upcycling, che converte oggetti inutili destinati alla discarica in nuovi materiali o prodotti di alto valore.

Lavora in questa direzione il Politecnico di Milano: recentemente il professor Marco Imperadori, insieme ad alcuni studenti, ha presentato il progetto “Architecture for refugees, Resilience Shelter Project” in cui si sperimenta l’upcycling nel campo dell’edilizia. Ispirandosi al lavoro della dalla professoressa Dominique Daudon dell’Università Joseph Fourier di Grenoble, lo studio propone di utilizzare gli sci, prodotti altamente tecnologici, resistenti, con un ciclo di vita breve (di solito 3-4 anni) e molto difficili da smaltire, nella costruzione di nuove strutture abitative, simili a yurte. Il progetto prevede l’utilizzo di 130 paia di sci per costruire una tensostruttura stabile con uno spazio abitabile di 30 mq.

Upcycling ed edilizia
Immagine Atelier 2 Milano

La “Yurta del Pescatore” è il primo prototipo: realizzato in collaborazione con l’Atelier2 di Milano e la Scuola Edile di Lecco, verrà costruito in Guinea Bissau come campo base per la nuova missione dei Padri Oblati di Maria di Passirano. Alla tensostruttura di base, per la missione verrà aggiunto un tessuto adatto a riparare l’interno dalla luce molto forte e dalla pioggia.

L’idea è quella di creare dei moduli abitativi temporanei, che possano essere montati in qualsiasi ambiente in poco tempo, siano resistenti agli agenti atmosferici e ai danneggiamenti di ogni tipo.

Un progetto  altamente innovativo che potrebbe trovare spazio di applicazione in molti ambiti: dalle situazioni di emergenza causate da catastrofi naturali improvvise, al turismo in alta montagna per i bivacchi notturni. Addirittura c’è chi pensa al turismo di lusso, con campeggi altamente tecnologici.

Sicuramente applicare il concetto di upcycling al mondo dell’edilizia potrebbe portare enormi vantaggi in ambito ambientale. Innanzi tutto una netta (quando non totale) riduzione dei rifiuti, a partire dall’assunto che ogni materiale ha un valore, basta individuarlo e saperlo valorizzare nel riutilizzo.

Immagine Atelier 2 Milano

In secondo luogo, ottenendo dagli scarti nuove materie prime, non sarà più necessario ricercare o produrre nulla di nuovo: è probabile quindi che le emissioni inquinanti diminuiranno e ci sarà minor sfruttamento intensivo del territorio da parte delle industrie.

Ci sono insomma tutte le premesse per un futuro sostenibile in cui il riciclo e l’innovazione dei materiali potranno essere protagonisti nella costruzione di strutture abitative che rispettano l’ambiente che le circonda, integrandosi con esso.

Upcycling ed edilizia: ecco la prima yurta costruita con sci di scarto ultima modifica: 2016-01-26T08:00:29+01:00 da Valeria Rocca
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