#riciclozero la mappa dell’Italia che brucia: partecipa anche tu

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#riciclozero la mappa dell’Italia che brucia: partecipa anche tu ultima modifica: 2015-11-11T08:00:29+01:00 da Sara Panarella
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#riciclozero la mappa dell’Italia che brucia, la nuova inchiesta di civic journalism promossa da Cittadini reattivi per prendersi cura del proprio territorio

Fare rete, partecipare, condividere. Parole che sempre più spesso vengono usate per indicare un nuovo modo di vivere, più attivo e consapevole. Cosa succede se anche il giornalismo si muove in questa direzione? L’inchiesta #riciclozero mappa dell’Italia che brucia promossa dal sito cittadini reattivi ne è un esempio. L’idea è di Rosy Battaglia, giornalista sociale, in collaborazione con i data journalists Riccardo Saporiti e Mara Cinquepalmi e con l’art director Antonella Carnicelli, tra i fondatori dell’associazione di promozione sociale di Cittadini Reattivi, insieme a Federica Mazzei, tirocinante del Master in Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità e della corruzione dell’Università di Pisa.

Cittadini reattivi lancia #riciclozero la mappa dell'Italia che brucia
Cittadini reattivi lancia #riciclozero la mappa dell’Italia che brucia

Alla base di quest’esempio di civic journalism o, se vogliamo dirla in italiano, di giornalismo civico, c’è l‘idea di un cittadino che, così come il giornalista, possa dare un positivo contributo alla società. Entrambi, ciascuno con il suo compito, sono attivi protagonisti e non solo semplici fruitori di ciò che è elaborato da altri. In ambito ambientale, questo significa poter controllare e monitorare lo stato di salute del proprio territorio.  Il giornalista dovrà poi elaborare queste informazioni, per ottenere notizie più autonome e veritiere, diventandone il portavoce. Questo è quanto cittadini reattivi ha già fatto in passato con l’amianto, ma non solo.

#riciclozero la mappa dell'Italia che brucia
Riciclozero

Per #riciclozero l’idea è partita dall’annunciata necessità, poi moderata e motivata dal Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, di costruire 12 nuovi inceneritori, che tutto sono tranne una risposta a basso impatto ambientale per risolvere il problema dei rifiuti e del loro smaltimento. Al contrario, la riduzione dei rifiuti insieme ad una corretta raccolta differenziata sono l’unica risposta sostenibile per l’ambiente. Quali potrebbero essere, quindi, i percorsi per arrivare ad un Bel Paese a #rifiutizero? 

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Proprio per rispondere a questa domanda Cittadini Reattivi invita quanti conoscano situazioni inerenti a segnalarle, siano esse negative, cioè a #riciclozero, oppure virtuose e positive, cioè a #rifiutizero. Quanto segnalato verrà poi opportunamente verificato e raccolto in un portale dedicato di crowdmapping e in un ebook.

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Per farlo è possibile scegliere una tra le tante strade che cittadini reattivi ha aperto per raccoglierle: collegandosi alla piattaforma di crowdmapping, anche in forma anonima, pagina Facebook o gruppo, Instagram, YouTube e posta elettronica.

#riciclozero la mappa dell’Italia che brucia: partecipa anche tu ultima modifica: 2015-11-11T08:00:29+01:00 da Sara Panarella
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Vive a Torino, bibliotecaria. Si laurea in Filosofia interessandosi di bambini e multiculturalità e si avvicina alla psicoanalisi e alla cura del pensiero. Ha poi quattro bimbi e un cane che insieme a tanta effervescenza aggiungono interessi nuovi, maggior attenzione per l’ambiente e gli antichi mestieri e saperi, lavorazione dell’argilla, uncinetto, raccolta e utilizzo delle erbe. Una moderna “Strega in famiglia”!

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