Ecud 2014, i vincitori del nostro contest

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Ecud 2014, i vincitori del nostro contest ultima modifica: 2014-05-31T08:30:09+02:00 da Silvia Faletto
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Ecud 2014, i vincitori del contest online “Qual è la tua idea originale per ridurre i rifiuti?”. Scopri se hai vinto.

 

Ecud 2014 contest eHabitat
eHabitat ha partecipato all’Ecud 2014 con un contest

Ecud 2014, dopo attente e concitate consultazioni, finalmente la nostra redazione ha decretato il vincitore ed i finalisti del contest online “Come ridurresti i rifiuti?”

La domanda era: “Qual è la tua idea originale per ridurre i rifiuti?”

Ecud 2014 contest di eHabitat
Ecud 2014, grande partecipazione al nostro contest

Dopo le dovute verifiche, abbiamo premiato l’attinenza al tema proposto, la capacità di riflessione e l’originalità dell’idea espressa.

Tra tutti i partecipanti, abbiamo scelto i finalisti, ovvero:

Francesca Gabriel Facoetti

“Io i rifiuti li ridurrei innanzitutto con la prevenzione, l’utilizzo di tutte le risorse fino all’osso, cioè prima di buttare una cosa tutti noi dobbiamo pensarci bene, perchè dopo qualche mese può tornarci utile, e allora l’abbiamo buttata… Che si fa? Non si può tornare a riprenderla! Poi le cose non si buttano via, ma bisogna pensare anche agli altri, chiedersi sempre: “questa cosa a me non serve più, ma a chi può servire?” Ad esempio, i vestiti vecchi si possono dare altre persone, oppure utilizzare (se troppo malridotte) per pulire i pavimenti o spolverare, risparmiando quindi sull’acquisto dello straccio.. Le cose scadute si possono consumare ancora per alcuni giorni, perché accanto alla scadenza c’è la parola “preferibilmente”: non si muore, ma si rinforza il fisico. Se, invece, le cose sono state ormai buttate, ci sono mille modi per riutilizzarle.

Ad esempio, per le sculture che ora sono in voga nel design: tutto viene buono (io ho partecipato a un laboratorio sul costruire una maschera africana, e abbiamo utilizzato tutti materiali di scarto, che altrimenti sarebbero stati buttati. I tappi delle bottiglie si recuperano dalla discarica e si possono donare ad associazioni che li raccolgono per avere indietro carrozzelle per disabili. I vecchi cellulari si recuperano e si danno dentro per l’acquisto di uno nuovo. Le macchine fotografiche non più funzionanti vengono acquistate da negozi specifici, ricchi di collezionisti.

Tante cose in buono stato si possono recuperare, tappeti, oggetti vari… purtroppo la gente è abituata a buttare le cose anche quando non sono ancora rotte, e non ha ancora capito che questa è l’epoca della crisi. Tra gli oggetti buttati alle volte ci sono anche cose antiche, quindi di valore.

La mia regola quindi è il recupero degli oggetti per dargli una nuova vita.

Lucia Lobefaro

“Per mantenere il mondo più pulito, nel mio piccolo, oltre a seguire la raccolta differenziata e utilizzare gli appositi cestini invece di riempire le strade, ricicilerei molte cose cambiandone utilizzo.

Ad es. i collant da donna, una volta strappati, li taglio in cerchietti e li utilizzo come elastico per capelli; le bottiglie di plastica con un pò di fantasia possono diventare fantastici orecchini; le zip rotte diventano particolari di orecchini e borse, un jeans vecchio si trasforma in un nuovo accessorio, come una borsa….

Insomma, nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma!! E sai che bello quando qualcosa di vecchio nelle tue mani diventa qualcosa di nuovo e unico!

Ciccio il maestoso

Secondo me, bisognerebbe ritornare all’utilizzo del vetro e della carta, cioè materiali semplici da riciclare, e che rendono anche i cibi migliori sia per conservazione che sapore, a discapito di plastica e materiali simili, che invece guastano gli alimenti, facendoli addirittura puzzare”.

Alessandro Alex Il Labba

La cosa principale dovrebbe essere l’educazione ed il rispetto delle persone per l’ambiente e nel quotidiano, essendo civili ed educati! Gettare i rifiuti nei cestini e non per terra,non inquinare ed aiutare, in questo modo, la pulizia delle strade e dell’ambiente! Io sono favorevole alla raccolta differenziata e sostengo il ritiro “porta per porta”dei rifiuti, come avviene gia’ in diversi comuni italiani!

Donata Donati

“Tutti sappiamo che è più facile buttare le cose inutili, e a dir la verità, quanti di noi si fermano un istante a pensare all’ambiente? Pochi, davvero pochissimi.

Eppure basterebbe davvero un minimo di attenzione. Ad esempio, grazie a mia figlia ho imparato a riutilizzare i vestiti vecchi, come stracci per le pulizie, oppure, quelli ancora in buono stato ma troppo larghi o stretti possono essere modificati, o ancora, se non sono più di nostro gradimento si possono dare alle associazioni di volontariato per chi ne ha bisogno.

Parlando di rifiuti in cucina, un aiuto può essere usare l’acqua di cottura delle verdure per annaffiare le piante, oppure i resti di cibo possono essere messi in contenitori appositi affinché diventino humus, e quindi concime buono per le piante.

Ai bambini piccoli sarebbe giusto insegnare i piccoli gesti, come, ad esempio, non buttare la carta per terra, chiudere l’acqua mentre ci si lava le mani. Di consigli utili ce ne sono migliaia, quello che posso dare io è il seguente: prima di buttare qualsiasi cosa, fermatevi un momento e pensate che se non state buttando ciò che avete in mano nel modo giusto, la Terra ne risentirà. E voi vivete sulla Terra; ci camminate, respirate la sua aria, mangiate i suoi frutti. Volete davvero fare del male alla vostra casa? Volete davvero fare male a voi stessi? Rifletteteci, basta qualche secondo, vi assicurò che non sarà tempo sprecato.”

mafalda-basta-rifiuti

Luigia Riefolo

“con campagne di sensibilizzazione rivolte a tutte le comunità, e disponendo ogni comune di un ecocompattatore con la sola emissione di coupon utili ad incentivare il riciclo di plastica, vetro, carta e metalli.”

Lorenzo L Abbate

“Per poter ridurre drasticamente i rifiuti, a mio avviso, bisognerebbe ritornare indietro a qualche decina di anni fa(intorno agli anni -60-70-80), quando i prodotti alimentari, come i salumi, formaggi, pane e carne erano avvolti e/o rinchiusi in apposita e esclusiva carta per alimenti.

Questa carta, di colore scuro/marrone/rosata, fu utilizzata fin dagli anni ’70-’80, e dovrebbe esserlo ancora: infatti, è possibile riciclarla senza alcun problema, contribuendo attivamente alla salvaguardia del nostro ambiente, alla pulizia delle strade, di giardini, e di tutto cio’ che ci circonda.

Ad oggi, purtroppo, qualsiasi alimento, acquistato in supermercati o ipermercati e’ fornito di confezioni, imballi, scatole in cartone, bottiglie e altro ancora. Tutte cose che contribuiscono attivamente a creare sempre maggiori disagi all’ambiente, rifiuti in continuo aumento, sporcizia, e, dal punto di vista economico, costi non indifferenti per lo smistamento ed il recupero del materiale.

Quindi, il mio consiglio e’ il seguente: ritornare all’uso quotidiano di carta per alimenti, per avvolgerne il contenuto…Magari, innovando la tipologia di carta rendendola biodegradabile, e, facendo quindi sì che a contatto con l’acqua e o umidita’ possa deteriorarsi rapidamente. Oppure, la si potrebbe recuperare per crearne sempre di nuova: in questo modo salvaguarderemmo i nostri alberi e le foreste dal disboscamento.”

Mara Rossi

In un qualsiasi market di Berlino riciclando la plastica si può guadagnare 0.25cent a bottiglia.Basterebbe usare questo metodo anche per altri materiali (es cartone in base al peso).

Giovanna Bernardi

“Riutilizzare i contenitori per i detersivi e per il latte, riciclare gli alimenti avanzati in frigo o nella dispensa, bere acqua di rubinetto, cucinare con pentole e mangiare su piatti non monouso, usare le borse in tessuto per la spesa…Pedalare o camminare!!!”

Scegliere un vincitore tra questi contributi è stato decisamente difficile. Tutti sono risultati originali e densi di significato, ma, infine, ha prevalso il pensiero di….

LUCIA LOBEFARO!

mafaldaudite

Ripetiamo la sua risposta: “Per mantenere il mondo più pulito, nel mio piccolo, oltre a seguire la raccolta differenziata e utilizzare gli appositi cestini invece di riempire le strade, ricicilerei molte cose cambiandone utilizzo. Ad esempio, i collant da donna, una volta strappati, li taglio in cerchietti e li utilizzo come elastico per capelli; le bottiglie di plastica con un pò di fantasia possono diventare fantastici orecchini; le zip rotte diventano particolari di orecchini e borse, un jeans vecchio si trasforma in un nuovo accessorio, come una borsa…. Insomma, nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma! E sai che bello quando qualcosa di vecchio nelle tue mani diventa qualcosa di nuovo e unico!”

Le sue riflessioni sono originali e in linea con lo spirito della manifestazione European Clean Up Day.

Per questo, verrà premiata con una copia del libro “Golosi di frutta” di Silvia Strozzi, e con l’attestato di vittoria del contest.

In conclusione, ringraziamo tutti coloro che hanno voluto partecipare e contribuire a questa importante causa.

Un resoconto di ciò che è avvenuto tramite il sito web e la pagina Facebook verrà inviato al comitato organizzatore del Clean Up Day italiano (Ministero dell’Ambiente ed AICA, Associazione Italiana Comunicazione Ambientale).

Continuate a seguirci ed a partecipare ai nostri contest: questo è solo il primo!

mafalda09

Arrivederci al prossimo!

Ecud 2014, i vincitori del nostro contest ultima modifica: 2014-05-31T08:30:09+02:00 da Silvia Faletto

25 anni, vive a Torino, dove studia geografia e lavora presso la scuola del Cottolengo con bambini meno fortunati di lei. Orgogliosamente eporediese (abitante di Ivrea, per i neofiti), la battaglia delle arance è un nervo scoperto del suo carattere: a coloro che la definiscono "poco ecologista" è in grado di rispondere argomentando il contrario! Ama andare in montagna, nuotare, viaggiare, conoscere ed aiutare gli altri. Curiosa ed attenta al mondo, odia i pregiudizi ed il "è impossibile!". Ritiene che l'esperienza e il confronto siano il fondamento della civiltà e della cultura, e per questo... Fa molti errori. Ama scrivere, sorridere e prova ogni giorno a lasciare il mondo un po' migliore di come l'ha trovato. Oltre a lavorare a scuola e studiare all'università, parla 4 lingue ed è un' europrogettista. Ultimamente si sta appassionando alla fotografia. Il suo motto? "la geografia salverà il mondo!".

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