Divide in Concord, una bottiglia di plastica può fare la differenza

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Divide in Concord, una bottiglia di plastica può fare la differenza ultima modifica: 2014-05-23T09:00:23+02:00 da Sara Rolle
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Divide in Concord, il documentario di Kaczor racconta la battaglia di Jean Hill per liberare la sua città dalle bottiglie di plastica.

Concord, Massachussets, è una città dall’alto valore simbolico per il popolo statunitense. Qui, il 19 aprile 1775 ebbe luogo la prima vera battaglia della Guerra di Indipendenza. Qui vissero grandi scrittori, come Henry David Thoreau, considerato, con il suo “Walden”, il padre del moderno ambientalismo, Emerson e Hawthorne.

divide in concord

Le località dall’alto valore simbolico tendono, con il passare del tempo, a vivere delle proprie glorie passate ed a rinchiudersi nella rievocazione della gloria che fu. Non Concord. Qui, oggi, si consuma una nuova battaglia, una battaglia dai toni moderati ma fermi di una arzilla vecchietta che lotta strenuamente perché la sua città abolisca l’uso di bottiglie in plastica per l’acqua.

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Una storia tipicamente americana, potranno pensare molti di voi. Se questo è in parte vero, quello che è certo è che la vicenda ha suscitato l’attenzione di Kris Kaczor, documentarista già fra i produttori del controverso “Jesus Camp”.

Dall’incontro fra Kaczor e Jean Hill, questo il nome della battagliera vecchietta, nasce “Divide in Concord”, documentario sul terzo tentativo della protagonista di raggiungere, attraverso l’amministrazione cittadina, il suo obiettivo: abolire l’uso di bottiglie in plastica sul territorio di Concord. Il documentario in anteprima nazionale, verrà proiettato in Italia nell’ambito di Cinemambiente 2014.

jean hill protagonista di divide in concord
Jean Hill, la protagonista di Divide in Concord

Il film, tuttavia, non parla solo di Jean Hill e della sua immensa energia, ma è anche la testimonianza di una lotta politica dal basso che può ancora, anche se condotta da una sola persona, fare la differenza e arricchire la collettività.

Jean è una persona dolce e tranquilla, ma molti suoi concittadini la definiscono una vera e propria combattente. Se il suo articolo dovesse passare, Concord diventerebbe la prima città negli Stati Uniti a mettere al bando le bottiglie di plastica. Il documentario di Kaczor presenta in modo chiaro tutte le opinioni in gioco, ma è palese che Jean e Jill, la sua  compagna di battaglia, siano considerate gli eroi della situazione.

Le telecamere seguono Jean di casa in casa, mentre raccoglie le firme necessarie per poter nuovamente proporre la propria mozione di fronte al consiglio cittadino. Il mix di appassionata irascibilità e perseveranza rende Jean un personaggio irresistibile, in grado di attirare la simpatia e l’appoggio di molti concittadini.

Se Jean è l’eroina, come in ogni racconto che si rispetti, non può mancare l’antagonista. “Divide in Concord” ci presenta quindi Adriana Cohen, la principale oppositrice della proposta.

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Divide in Concord” tocca un tema fondamentale non solo per gli ambientalisti, ma per tutti noi: la gestione dei rifiuti plastici, che, già oggi rappresenta un problema tangibile. Durante le recenti ricerche dell’aereo scomparso in Malesia, i pattugliamenti in mare hanno mostrato come il numero di detriti alla deriva o accumulati lungo le spiagge delle innumerevoli isolette, sia estremamente alto.

La Malesia è solo uno dei tanti luoghi in cui il problema dello smaltimento dei rifiuti plastici è un problema: nell’Oceano Pacifico, tra gli Stati Uniti ed il Giappone, è stata individuata la cosiddetta “Garbage Island”, una vera e propria isola galleggiante costituita da rifiuti in plastica, alcuni dei quali risalenti agli anni Cinquanta, che si forma a causa delle correnti oceaniche e che rappresenta in modo vivido le conseguenze dei nostri consumi sul fragile ecosistema di cui siamo parte.

La battaglia di Jean ha avuto un esito positivo: la sua proposta è stata approvata il 26 aprile 2012 ed è entrata in vigore dal 1 gennaio 2013, giorno in cui Concord è diventata  una delle prime città statunitensi in cui l’acqua può essere commercializzata solo in bottiglie di vetro. Anche San Francisco ha seguito l’esempio di Concord, diventando la più grande città negli Stati Uniti a prendere questa iniziativa.

Sebbene, in questo caso, una bottiglia di acqua possa essere un tema politico di elevata risonanza, non è chiaro se e quanto “Divide in Concord” abbia una valenza politica. Alcuni critici hanno letto nella narrazione di Kaczor chiari sintomi di propaganda anti repubblicana, soprattuto nel ritratto di Adriana Cohen. Quello che è certo è che il documentario è la celebrazione del potere di ogni singolo uomo, della possibilità di lottare strenuamente per qualcosa in cui credere e della possibilità offerta ad ognuno di noi di poter cambiare il mondo anche a partire da una piccola cittadina del Massachussets.

Interpellato in merito a “Divide in Concord”, il regista Kris Kaczor ci scrive: Il messaggio principale che abbiamo voluto trasmettere attraverso “Divide in Concord” è che una sola persona è in grado di dare vita ad un cambiamento sociale. La sostenibilità sul nostro pianeta è diventata una sfida per l’umanità e ci costringe a tentare di trovare un equilibrio tra esigenze commerciali e ambientali. Le decisioni che prendiamo per raggiungere questo equilibrio sono importanti e “Divide in Concord” offre uno spunto di riflessione su questo momento storico.

I critici che hanno voluto leggere il film come un gesto di propaganda anti-repubblicana non ne hanno compreso il reale significato. Non abbiamo preso posizione sul tema. Abbiamo fatto del nostro meglio per filmare e ritrarre equamente entrambe le opinioni in campo, con la consapevolezza che entrambe le parti esprimevano argomentazioni valide. Se Jean e la sua campagna avessero perso, ci sarebbe stato il medesimo film con un finale diverso.

Vorrei lasciare un messaggio a coloro che parteciperanno al Festival (ndr: Cinemambiente): se una anziana signora di 84 anni può opporsi alla terza industria al mondo per dimensioni, ognuno di voi può fare lo stesso e combattere per i propri ideali.

Vi invitiamo a raccontarci la vostra opinione, ovviamente dopo aver assistito alla proiezione del film a Cinemambiente 2014 (hashtag ufficiale #CA17).

E ora, buon trailer!

Divide in Concord, una bottiglia di plastica può fare la differenza ultima modifica: 2014-05-23T09:00:23+02:00 da Sara Rolle
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Divide in Concord, una bottiglia di plastica può fare la differenza ultima modifica: 2014-05-23T09:00:23+02:00 da Sara Rolle

1 Commento

  1. Sarà possibile vedere Divide in concord
    domenica 1 giugno 2014 alle ore 22,30 al Cinema Massimo via Verdi 18, Torino
    e in replica lunedì 2 giugno 2014 alle 21 al Cineteatro Baretti, via Baretti 4, Torino

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