Pompon cakes, come trovare una torta in giro per la città

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Pompon cakes, come trovare una torta in giro per la città ultima modifica: 2014-05-13T08:00:26+02:00 da Federica Gemma
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Avete voglia di dolce, e vi imbattete in un ragazzo che guida con la sua bicicletta un bellissimo carretto, avvicinatevi e leggete come si chiama: Pompon cakes, un nome che mette già allegria.

Kinfolk_PomponCakes

Non è fantascienza: è la storia di  Leo Tatemichi, che nella cittadina di Kamakura -a circa 50 km da Tokyo- vende ogni giorno le sue prelibatezze in modo estremamente sostenibile, portandole in giro sulle due ruote. Non solo, le sue ricette sono a base di ingredienti biologici e senza additivi (in più hanno anche pochi zuccheri, per venire incontro ai gusti dei connazionali).

pompon cakes credits facebook

Una sorta di street food sostenibile, sia dal punto di vista del cibo, sia da quello dell’ambiente.

E’ una storia tenera, che sa di buone idee e di molta buona volontà, da parte di questo fornaio/pasticciere che cucina, pedala e vende, cercando i suoi clienti in diversi punti della città.

E se arrivasse anche da noi un’idea di questo genere? Altro che panino con la salamella, servito su camion inquinanti e desueti, che per muoversi inquinano e di sostenibile hanno proprio poco.. o niente.

Gabriele-Rubini-Chef-Rubio

Faccio un appello al re dello street food d’Italia, Chef Rubio, bravissimo conduttore della trasmissione cult Unti e Bisunti giunta ora alla seconda edizione: vorremmo vederti assaggiare anche questi cibi, un po’ più green e sostenibili!

 

[Immagini di  Hideaki Hamada/Facebook pagina Pompon Cakes/DMax]

Pompon cakes, come trovare una torta in giro per la città ultima modifica: 2014-05-13T08:00:26+02:00 da Federica Gemma
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Pompon cakes, come trovare una torta in giro per la città ultima modifica: 2014-05-13T08:00:26+02:00 da Federica Gemma

Laureata in Scienze della comunicazione, con una specializzazione in sociologia ambientale, è curiosa di tutto e tutti. Tiene corsi, legge, scrive, comunica. Adora la cucina e vivere in modo sostenibile. Il suo motto è: "Ogni posto è buono per fare la raccolta differenziata, non ci sono scuse"

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