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Lilypad, la città anfibia e altre favole climatiche

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Lilypad, la città anfibia e altre favole climatiche ultima modifica: 2014-03-29T08:00:45+01:00 da Silvia Faletto
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Lilypad, la città avveniristica e totalmente ecosostenibile in grado di accogliere più di 50.000 rifugiati ambientali, è la dimostrazione che l’impatto dell’uomo sul clima si combatte con il coraggio di nuove idee, che rimangono però favole su carta.

Siamo nel 2011. Vincent Callebaut, un giovane architetto belga sconosciuto in Italia, crea un progetto utopico e fantascientifico: una città avveniristica e totalmente eco-sostenibile, in grado di accogliere più di 50.000 profughi ambientali. Lilypad potrebbe essere un’isola metà acquatica e metà terrestre dove poter fuggire all’innalzamento dei ghiacci dovuto al riscaldamento climatico, e trovare risorse per ricostruire una vita.

 lilypad-ecropolis

Nel 2011, lo stupore generale aveva poi liquidato questo progetto come fantascienza, definendolo irrealizzabile e non considerando le cifre a cui rispondeva come reali o interessanti.

Sono passati quattro anni dall’estate torrida del 2011, e Lilypad, una favola utopistica e troppo costosa, rischia di diventare una necessità.

Questo ultimo periodo è tra i più caldi degli ultimi decenni, e, mentre le politiche ambientali dei paesi più economicamente sviluppati lasciano a desiderare e rimandano le azioni concrete ai prossimi ordini del giorno, oltre 100 mila persone si devono organizzare ed attrezzare contro lo scioglimento del permafrost , che minaccia le loro case, le loro tradizioni, le loro stesse vite.

I cambiamenti climatici e i rifugiati ambientali, una questione tutta da affrontare

Hanno provato a farsi ascoltare dagli altri popoli del mondo, anche per preservarne il futuro, ma i loro governi hanno troppe questioni importanti da risolvere per dare loro voce e priorità.

Funziona proprio come nella favola “La Bella e la Bestia”: Belle, eroina colta e amante del mondo che la circonda, deve fare breccia nel cuore della Bestia, da secoli arroccato nel proprio castello, prima che la rosa perda tutti i suoi petali, portando alla morte della stessa Bestia.

La natura sta perdendo i suoi petali. Noi resteremo imprigionati nella magia del castello o cercheremo di cambiare, come la Bestia, per dare il via a un nuovo inizio ed avere opportunità di futuro?

Quello che è certo è che quella che sembrava una favola fantascientifica sta diventando una realtà di investimento a cui pensare seriamente.

Lilypad, la città anfibia e altre favole climatiche ultima modifica: 2014-03-29T08:00:45+01:00 da Silvia Faletto
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Lilypad, la città anfibia e altre favole climatiche ultima modifica: 2014-03-29T08:00:45+01:00 da Silvia Faletto

25 anni, vive a Torino, dove studia geografia e lavora presso la scuola del Cottolengo con bambini meno fortunati di lei. Orgogliosamente eporediese (abitante di Ivrea, per i neofiti), la battaglia delle arance è un nervo scoperto del suo carattere: a coloro che la definiscono "poco ecologista" è in grado di rispondere argomentando il contrario! Ama andare in montagna, nuotare, viaggiare, conoscere ed aiutare gli altri. Curiosa ed attenta al mondo, odia i pregiudizi ed il "è impossibile!". Ritiene che l'esperienza e il confronto siano il fondamento della civiltà e della cultura, e per questo... Fa molti errori. Ama scrivere, sorridere e prova ogni giorno a lasciare il mondo un po' migliore di come l'ha trovato. Oltre a lavorare a scuola e studiare all'università, parla 4 lingue ed è un' europrogettista. Ultimamente si sta appassionando alla fotografia. Il suo motto? "la geografia salverà il mondo!".

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