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Yarn Bombing, l’uncinetto contro il degrado urbano delle città

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Yarn Bombing, l’uncinetto contro il degrado urbano delle città ultima modifica: 2012-04-17T10:24:26+02:00 da eleonora anello
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Yarn Bombing: armati di ferri, uncinetti e cotone, anonimi cittadini si attivano per far rinascere angoli ormai dimenticati e degradati delle città.

Blitz perlopiù notturni, ultimamente hanno goduto di una grande eco mediatica che ha sicuramente incentivato la nascita di gruppi spontanei in tutto il mondo. Parliamo dello Yarn Bombing (letteralmente “bombardamento di filati”), un nuovo uso sociale dell’arte dai risvolti ambientali. Un movimento che si rifà ad antiche tradizioni e che ha riportato in auge passatempi da anziane nonne.

 yarn bombing Agata Olek Toro di Wall Street
Agata Olek adorna il famoso Toro di Wall Street

Lo Yarn Bombing, nasce in Texas, a Houston, grazie ad un’idea di Magda Sayeg, quando nel 2005  cominciò ad ornare le maniglie del suo negozio con manufatti all’uncinetto. La svolta arriva pochi anni dopo, quando la notte di Natale del 2005, a New York, Agata Olek veste il Toro di Wall Street, già opera dai trascorsi “unconvetional”, con un vestitino di maglia integrale dai colori sgargianti. «L’ho realizzato per tutte quelle persone che non hanno né cappotti né denaro» spiega con soddisfazione la guerrigliera alla CNN.

In Italia e più esattamente a Cagliari, lo Yarn Bombing debutta nel 2011 ed è tuttora portato avanti con successo dal Guerrilla Crochet Casteddu. Negli angoli trascurati del capoluogo sardo,  affiorano all’improvviso installazioni che, secondo gli intenti della fondatrice Margherita Atzori, artista dell’uncinetto e psicologa, «Hanno la funzione di combattere la guerra contro il brutto che avanza e soffoca le nostre città, sfigurate da grandi quantità di cemento, ferro e plastica».

 yarn bombing Margherita Atzori
Margherita Atzori fondatrice del gruppo di Yarn Bombing sardo

La Guerrilla sarda si rivolge quindi prettamente al sociale ed ha spiccati intenti ecologisti, che vanno dal riciclo al riutilizzo,  dalla valorizzazione alla difesa del paesaggio.

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Come sottolinea Luisa Meloni, scrittrice e docente che si occupa d’arte: «La figura dell’artista supera la posizione strettamente individuale, in cerca di un rapporto diretto e immediato col pubblico. In parallelo si evidenzia la riscoperta dell’ambiente e dei suoi valori, con una nuova progettualità, che indirizza a nuove fruizioni estetiche e a nuovi comportamenti in relazione alla società».

Forma di attivismo nonché strumento per esprimere attraverso la creatività la possibilità di approdare a un mondo migliore, l’originale e pacifico movimento ingloba arte, impegno sociale, ritorno delle arti domestiche, senso del luogo ed etica.

Riuscirà lo Yarn Bombing a sensibilizzarci alle tematiche ambientali?

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Vive a Torino. E' giornalista pubblicista, laureata in scienze della comunicazione. Vegetariana ed ecologista, è appassionata di ambiente e di come viene comunicato. Ama il sole e non potrebbe fare a meno del mare. Si sente la paladina dell'ambiente. Per fortuna nella vita privata è mamma di due splendide bimbe che la portano con i piedi per terra. Odia parlare in pubblico e per questo... scrive.

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